Il valore delle Dop in Calabria: un settore da 47 milioni di euro

Il sistema delle Dop (Denominazioni di Origine Protetta) e delle Igp (Indicazioni Geografiche Protette) in Calabria rappresenta una risorsa economica fondamentale per la regione. Secondo il Rapporto Ismea Qualivita 2023, queste produzioni certificate valgono complessivamente 47 milioni di euro, posizionando la Calabria al 18° posto a livello nazionale per impatto economico. Questo dato evidenzia l'importanza del settore agroalimentare e vinicolo calabrese, nonostante i recenti cali registrati.

Il sistema delle Dop in Calabria

Prodotti certificati e principali filiere

La Calabria può vantare un totale di 40 prodotti certificati, distribuiti tra 21 cibi (14 Dop e 7 Igp) e 19 vini (9 Dop e 10 Igp). Gli operatori coinvolti sono 2.931, impegnati principalmente in quattro filiere: il vino, che rappresenta il 43% del totale, gli ortofrutticoli (41%), i prodotti a base di carne (7%) e i formaggi (6%). Queste filiere costituiscono un patrimonio di qualità che lega le tradizioni locali alla valorizzazione economica del territorio.

 

Calo economico nel 2023: cibo e vino

Il comparto cibo genera un valore di 27 milioni di euro, nonostante un calo del 6,9% rispetto al 2022. Questa contrazione posiziona la Calabria al 15° posto in Italia per incidenza economica sul valore nazionale. Vi operano 2.365 professionisti. Il comparto vino, invece, vale 20 milioni di euro, con un calo del 9% rispetto all’anno precedente, che lo colloca al 17° posto nazionale. Nel settore vinicolo operano 566 addetti, impegnati a preservare una tradizione enologica che sta acquisendo sempre più prestigio.

 

Distribuzione provinciale: Cosenza al primo posto

A livello provinciale, Cosenza si distingue per il peso economico maggiore, con 21 milioni di euro (44% del totale regionale). Seguono Crotone con 13 milioni (28%), Vibo Valentia con 6,2 milioni (13%) e Catanzaro con 4,2 milioni (9%).

 

Un patrimonio da valorizzare

Nonostante le difficoltà, il sistema delle Dop e Igp calabresi resta un pilastro per l'economia locale e un simbolo di eccellenza riconosciuto a livello nazionale. Investire nella promozione e nella sostenibilità di questi prodotti è essenziale per il futuro del settore agroalimentare regionale.