Si è tenuto presso la sala convegni di Villa Fabiano di Rende, l’incontro dal tema “Agricoltura: idee e programmi per il bilancio”, promosso dal Collegio provinciale degli agrotecnici di Cosenza, presieduto dalla dott.ssa Raffaella Abate.

All’incontro, su delega dei quattro candidati alla presidenza della Regione, hanno preso parte: Maurizio Nicolai coalizione di centro destra del candidato Jole Santelli, Peppino Pignataro coalizione Tesoro di Calabria di Carlo Tansi, Pietro Tarasi a sostegno di Pippo Callipo e Vittorio Bruno in rappresentanza di Francesco Aiello per Movimento 5 stelle.

Malgrado le misure economiche adottate a sostegno dell’agricoltura, salvo casi isolati di fiorenti aziende agricole, la stessa sembra essere un settore perennemente in affanno.

“Ciò che si avverte nel nostro settore è un profondo senso di sfiducia verso le istituzioni”. Così, ha aperto l’incontro Raffaella Abate, presidente del Collegio provinciale agrotecnici di Cosenza. “Chiediamo maggiore presenza da parte delle istituzioni – continua Abate -  in modo da affrontare insieme le esigenze dei produttori e delle aziende agricole. C’è bisogno di una burocrazia snella. E’ impensabile, ed è un esempio su tutti, che un bando venga pubblicato nel 2016 e solo a dicembre 2019 venga resa nota la graduatoria. Nel frangente – conclude - i giovani partecipanti cosa avrebbero dovuto fare?”. Ciò che si tocca con mano, secondo Abate, è uno scollamento, rispetto alla politica e alle istituzioni, che attraversa tutti i livelli del settore agricolo, in una perenne rincorsa a trovare soluzioni tampone, e mai di prospettiva.

Peppino Pignataro (Tesoro di Calabria), che opera come agrotecnico nell’aerea del Pollino, ha sottolineato l’importanza dei consorzi di bonifica, i quali “restano strumenti fondamentali per il comparto agricolo”. La volontà espressa è quella di creare “tavoli verdi”, momenti di confronto e pianificazione con le istituzioni.

Maurizio Nicolai (Forza Italia) rimarca la necessità di atti amministrativi decisivi. “L’agricoltura deve essere politica agricola perché la Calabria non è una regione agricola, ma rurale” - ha ricordato Nicolai. – “L’impegno è quello di attivarsi per la nuova programmazione 2021/2026. C’è la necessità di istituire un registro unico dei controlli e – conclude il candidato -  la prima cosa che chiederò a Jole Santelli, sarà la legge sulla trasparenza con obiettivi precisi, perché la Calabria ha bisogno di management di qualità”.

Vittorio Bruno (M5S) ha sostenuto il pensiero della presidente Abate, ribadendo l’urgenza di una burocrazia snella. Ha illustrato alcuni punti del programma “dinamico” realizzato da una squadra di tecnici. Il programma, che ha per titolo “L’agricoltura e l’agroalimentare che vogliamo” consta di dieci punti. Ha sottolineato quanto sia importante il tutoraggio delle aziende agricole in modo da seguire direttamente gli operatori del settore. E, ancora, l’attivazione efficiente degli Sportelli Regionali per l’Internazionalizzazione (Sportelli SPRINT).

Pietro Tarasi (Io resto in Calabria) – “Ritengo che i bandi siano stati strutturati non tenendo conto della realtà” – ha dichiarato – “Manca la promozione vera ed efficace delle eccellenze agroalimentari calabresi”. Richiamando le parole del candidato alla presidenza Callipo in merito a ciò che ha definito ‘mafia della penna’, Tarasi ha ribadito che il loro impegno “è quello di una politica che si assume le responsabilità secondo le esigenze del comparto e non per lobby politiche o interessi diversi”.

I numerosi partecipanti tra il pubblico, per la gran parte tecnici del settore e imprenditori agricoli, intervenendo all’incontro, si sono definiti “vittime della commercializzazione”. In conclusione hanno chiesto soluzioni concrete e manifestato l’esigenza di una maggiore presenza tecnica e non solo politica.