Strage di migranti a Cutro: 80 superstiti, "eravamo in 250"
Tragico naufragio di migranti a Cutro (Crotone): il bilancio, ancora provvisorio, parla di 33 morti, tra cui molti bambini e molte donne.
Il peschereccio sul quale si trovavano si è spezzato in due in mare.
Sulla spiaggia di Steccato di Cutro sono stati trovati 80 superstiti: hanno raccontato ai soccorritori che sul peschereccio su cui viaggiavano erano almeno in 250.
Migranti, naufragio nel Crotonese: almeno 80 i superstiti
Ventuno dei circa 80 sopravvissuti sono stati portati nel pronto soccorso dell'ospedale di Crotone, mentre gli altri sono ancora sul posto in attesa di essere trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto, a pochi chilometri dal luogo della tragedia.
Migranti, barcone si spezza in mare nel Crotonese: almeno 33 morti
"Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini". Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sottolineando che "si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di un'immigrazione senza regole". Il governo, aggiunge, "è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza".
E' una "tragedia immane" che "mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sottolineando che "è fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze" dei migranti.
"Un carico residuale in fondo al mare, vero eh? Se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso forse potevano essere salvati. Per ora 50 morti ma potrebbero essere almeno il doppio. Un 'carico residuale' vero governo Meloni? Evidentemente se ci fosse stato un sistema di ricerca e soccorso potevano forse essere salvati. #migranti". Lo scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.
"Cosa ha fatto l'Unione europea in tutti questi anni? Dov'è l'Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d'origine dei migranti?". Sono le domande che pone, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, in relazione alla tragedia dello sbarco di migranti a Cutro. "Tutte domande che, purtroppo - aggiunge Occhiuto - ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori, a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti".
"E' un brutto risveglio che deve destare la comunità affinché simili tragedie non accadano". Lo scrive su Twitter il presidente della Croce Rossa Rosario Valastro dopo il naufragio di un barcone con decine di migranti a Cutro, in Calabria. "I nostri volontari - aggiunge Valastro - sono impegnati per soccorrere i superstiti e per recuperare le vittime".