Sono Caterina Ceraudo, Luca Abruzzino e Antonio Biafora le tre stelle della cucina calabresi che hanno conquistato ‘Identità Golose’, prestigiosa iniziativa che chiama all’ordine a Milano i migliori chef italiani che propongono quella ‘rivoluzione in cucina’ che rende l’Italia la Terra del gusto e del sapore per eccellenza.


I tre chef calabresi sono stati protagonisti di una sessione dedicata a «Il fenomeno Calabria», un obiettivo che vede la voglia di rivalsa di un territorio che soffre la svalutazione pur essendo ricco di eccellenze.

Caterina, classe 1987, enologa dal 2011, ha una passione sconfinata per la cucina. L’avventura ai fornelli ha inizio nel 2006, al ritorno dalle vacanze scolastiche. Torna a casa e si occupa della carta vini del ristorante di famiglia, prestando servizio in sala, sempre attenta e sorridente. Un esercizio con cui cerca di catturare l’attenzione del cliente, proponendo all’occorrenza anche i vini dell’azienda del padre, assistito dagli altri figli Giuseppe e Susy. Il ristorante Dattilo vantava già una stella Michelin quando Caterina entra ufficialmente in brigata. Ogni giorno lotta per mantenere quel riconoscimento, cercando di far emergere gradualmente il suo pensiero e la sua personalità.

 

E poi Luca Abbruzzino chef stellato dell’omonimo ristorante di Catanzaro, ha spalancato in ritardo le porte del suo ristorante al pubblico, inquadrando la sua cucina di pesce in chiave non elaborata, in un’ambiente alla moda e giovanile.

Antonio Biafora affonda le sue radici nello storico Biafora di San Giovanni in Fiore, che ha compiuto 40 anni nel giugno 2016. Una tradizione portata avanti da anni, prima dai nonni, ora da Antonio, che ha ambito ad arrivare così in alto da afferrare quella stella Michelin con il suo ristorante “Hype”.

Tre eccellenze calabresi che hanno portato in alto i sapori della Calabria, aggiungendo alla tradizione quel pizzico di sale e pepe in più che rende i loro piatti unici nel loro genere.