Quando al di sotto della rigorosità della divisa si celano i cuori che battono degli esseri umani: a dimostrarlo sono i Carabinieri del Comando provinciale di Rende che hanno dato il via ad un’iniziativa umanitaria con l’Avis, per fronteggiare la scarsità di donatori di sangue. L’iniziativa mira, infatti, a sensibilizzare tutti i cittadini alla donazione di sangue del quale il nostro territorio non risulterebbe essere autosufficiente. L’attività ha avuto luogo nel cortile in cui è ubicata la sezione comunale dell’Avis, nel rispetto delle normative vigenti. Contributo non del tutto nuovo per l’Arma, poiché il 20% dei militari fornisce regolarmente donazioni con l’Avis, non escludendo nessuno, poiché ogni grado e ordine viene coinvolto. In questo modo i componenti del Comando provinciale si prestano in prima linea al senso civico di cui tutti dovrebbero sentirsi responsabili. Ad oggi, infatti, si registrano pochi iscritti nelle varie sezioni Avis territoriali, secondo i dati ISTAT dell’anno 2020, sarebbero 40.097 i soci tra 149 sedi comunali e 5 sedi provinciali. Un dato che lascia trasparire la poca collaborazione dei cittadini e la necessità di creare una comunità che faccia in modo che il più forte possa sorreggere il più debole, che il sano aiuti il malato, ed è questo il messaggio primo che i militari hanno lanciato e che tutti devono accogliere. Un gesto di forte umanità che sottolinea come le città non siano solo edifici, ma anche cuori battenti delle persone che ne fanno parte e di come ognuno, prima ancora di esser medico, insegnante, carabiniere, è un cittadino responsabile della propria terra.