Il dipendente della Banca al correntista: "A noi non interessa che c'è il coronavirus"
Riceviamo e pubblichiamo:
Uno storico associato Cicas mi chiama e mi informa di quanto è accaduto in una filiale di Banca Intesa.
Correntista da 20 anni, possessore di una Carta di Credito, non è riuscito a completare il pagamento della sua Carta scaduta il 15 Marzo 2020, quindi in piena restrizione di movimento .
La banca attraverso un suo solerte assistente chiama il cliente, e lo redarguisce per non avere completato il versamento a copertura di un giro su carta di credito (che pur essendo a revoca è comunque un fido).
L’impiegato della Banca, alla risposta del nostro associato “non mi è stato possibile venire in Banca, provvederò quanto prima”, risponde in modo univoco, autoritario e senza possibilità di replica: “la carta intanto è sospesa a noi non interessa che c’è il CoronaVirus!”
Atteso che, la prima cosa che salta in mente “per lo meno a me, come uomo, come cittadino che conosce le istituzioni, avendo anche amministrato una città, è ora soprattutto come Direttore Generale di una importante Confederazione Generale Imprenditori Commercianti Artigiani Servizi e Turismo”, é di raggiungere la filiale e interloquire pesantemente con il Direttore che permette questi trattamenti nei confronti di vecchi e certificati clienti.
Per intanto, il nostro associato, in preda alla paura della sospensione della Carta, racimola quanto può per coprire la differenza di circa 400 euro su 1.300, disperato perché la carta –proprio in questo periodo gli serve per fare acquisti di prima necessità- ed effettua il versamento sia pure a parziale saldo.
Quanto descritto sopra, non è un fatto isolato anzi, questo rappresenta – per il particolare momento storico in cui stiamo vivendo – la punta di iceberg.
Ci viene in mente che non è un caso che, in un’autorevole ricerca svolta dall’Istituto EURISPES, si sia accertato che “LE IMPRESE MUOIONO IN BANCA” . Questa è purtroppo l’amara realtà. Ricordiamo altresì che le imprese sono le uniche leve di lavoro vero in Italia e che le PMI rappresentano l’80% del PIL.
Dell’episodio di cui sopra, – gravissimo – la CICAS interverrà subito con un’interpellanza parlamentare, informerà la Banca d’Italia, la CONSOS e l’ ABI.-
La CICAS dichiara che è arrivato il momento di dire basta a questo strapotere delle Banche, del tutto prive di umanità e del tutto subdole nel fornire il servizio di tutela dei propri clienti specialmente in questo periodo in cui tutti ci troviamo.”
Giuseppe Mazzullo – Direttore Generale CICAS