Lamorgese ad imprenditori in difficolta: "Lo Stato c'è"
Sono diversi gli argomenti trattati dal Ministro degli Interni, Luciana Lamorgese nel corso di un'intervista a "La Repubblica".
Il rappresentante del Governo ha parlato della situazione attuale e dell'indicazione data ai Prefetti in questa fase di riapertura di "far rispettare il divieto di assembramento e di verificare che venga mantenuta la distanza minima prevista tra le persone. I controlli delle forze di polizia continueranno. Dovremo modificare i nostri stili di vita anche in casa".
Da un punto di vista economico, invece, il Ministro ha sottolineato il rischio, per le imprese in difficoltà, di cedere alle mafie. Per questo Lamorgese ha chiesto di agevolare "l'accesso al credito" e ai Prefetti "di
assumere iniziative con l'Abi e le associazioni di categoria". Un appello, poi, è stato rivolto agli imprenditori in difficoltà: "rivolgetevi alle istituzioni". Per gli imprenditori che sono già caduti nelle maglie della criminalità, il ministro ha ricordato che lo Stato "mette a disposizione il fondo anti-racket gestito dal Viminale". In riferimento ad un pò tutte le imprese ed ai professionisti, Lamorgese ha sottolineato che "dovranno affrontare mesi difficili e per scongiurare licenziamenti, chiusure e fallimenti dobbiamo evitare che le procedure rallentino i tempi di erogazione degli aiuti pubblici. Ma non possiamo rinunciare ai controlli: dobbiamo saper coniugare velocità della ripresa e legalità".
Per quanto concerne l'aumento della violenza domestica "insieme alla collega Bonetti - ha detto Lamorgese - abbiamo attivato iniziative per favorire l' emersione del fenomeno e rafforzare le tutele. Ho chiesto ai Prefetti di intensificare i rapporti con i centri antiviolenza e le case rifugio per garantire la pronta accoglienza di chi subisce violenza".
Infine, spazio anche alla questione migranti: "Abbiamo reperito una nave per la quarantena dei migranti. Abbiamo già ottenuto la disponibilità da diversi Paesi per la redistribuzione dei migranti sbarcati dall'Alan Kurdi e dall'Aita Mari".