Durante la manifestazione organizzata dal Movimento Cinque Stelle a Cosenza, Giuseppe Conte ha lanciato accuse forti contro il sistema politico, definendo un “furto di democrazia” l’esclusione di Elisa Scutellà dal Parlamento. Con parole decise e di denuncia, il leader dei Cinquestelle ha voluto mettere in luce ciò che considera un grave torto contro non solo la parlamentare, ma anche contro tutti i cittadini calabresi che avevano votato liberamente a favore della sua elezione.

La denuncia di Giuseppe Conte

"Un torto è stato commesso contro Elisa Scutellà, contro i Cinquestelle e contro tutti i cittadini calabresi che avevano liberamente e coraggiosamente votato a favore della nostra parlamentare", ha dichiarato Giuseppe Conte. Con queste parole, il leader del Movimento Cinque Stelle ha cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica su un caso che per lui non è solo un attacco alla singola persona, ma una violazione dei principi democratici fondamentali. Secondo Conte, l'esclusione di Scutellà rappresenta un atto che va contro la libertà di espressione del voto.

Le regole sovvertite

Conte ha sottolineato che le regole che avevano permesso a Elisa Scutellà di essere eletta sono state "sovvertite". Questo implica, secondo il leader dei Cinquestelle, un'azione volta a escludere ingiustamente la parlamentare, sostituendola con una figura politica che secondo lui non ha ricevuto un mandato diretto dagli elettori. Questo cambiamento, secondo Conte, non sarebbe avvenuto in maniera trasparente, ma attraverso una serie di manovre politiche, di cui lui stesso ha parlato con molta franchezza.

Il “figlio d’arte” e il sistema clientelare

Un passaggio chiave nelle dichiarazioni di Conte riguarda il riferimento a un “figlio d’arte”, ossia una persona proveniente da una famiglia con un forte potere di condizionamento. Il leader dei Cinquestelle ha accusato l’establishment di favorire chi appartiene a un sistema clientelare ben radicato, che non solo influenza la politica locale, ma arriva a condizionare anche le decisioni a livello nazionale. Secondo Conte, queste dinamiche clientelari minano le fondamenta della democrazia, impedendo che la voce degli elettori venga realmente ascoltata.

Un sistema di potere che condiziona la politica nazionale

Conte ha quindi lanciato un’accusa diretta, dicendo che le influenze di questo sistema clientelare si estendono "fino a Roma", arrivando a influenzare persino la maggioranza di governo. Queste parole intendono mettere in evidenza come le politiche locali, spesso dettate da logiche clientelari, possano avere ripercussioni a livello nazionale, alterando le dinamiche politiche e democratiche e compromettendo la rappresentanza popolare. Con le sue dichiarazioni, Giuseppe Conte non ha solo difeso Elisa Scutellà, ma ha anche lanciato un monito riguardo a quello che considera un attacco ai principi democratici. La sua denuncia è più ampia: riguarda il sistema che consente che i desideri e le scelte degli elettori vengano ignorati a favore di manovre politiche opache. In questo contesto, la vicenda di Elisa Scutellà diventa un simbolo di come il Movimento Cinque Stelle stia combattendo per una rappresentanza democratica autentica, contro le logiche di potere che rischiano di inquinare il processo politico.