Nella seconda stagione di Squid Game" e in tutti gli altri progetti a cui sto lavorando, sarà impossibile non affrontare temi come la polarizzazione politica, le divisioni culturali e sociali, l'emergenza climatica, le crisi del mondo di oggi. Sono argomenti sui quali continuo la mia osservazione e la mia critica".

Lo spiega Hwang Dong-hyuk, showrunner e regista dell'hit globale, durante gli incontri della serie Deadline Contenders, organizzati a Los Angeles in presenza e online dalla testata, con autori e protagonisti di alcune serie più attese o più amate della stagione. La produzione sudcoreana, un thriller distopico/dramma/commedia nera/satira sociale in nove episodi, dal debutto a settembre, è la scorsa stagione la serie di maggior successo di sempre di Netflix con oltre un miliardo e 600 milioni di ore di visione.

La scrittura della seconda stagione, che dovrebbe essere pronta per il 2024, procede per Hwang Dong-hyuk, in parallelo alla preparazione di un film che sembra evocare alcuni temi della serie, Killing Old People Club: una storia, che stando a quanto ha spiegato l'autore qualche giorno fa al Miptv di Cannes, trae ispirazione dalle opere di Umberto Eco e sarà più violento di Squid game. Per Hwang Dong-hyuk il trionfo con Squid Game è arrivato dopo dieci anni di rifiuti.

"Negli ultimi sei mesi ci sono successe tante cose miracolose, abbiamo vinto tanti premi (da tre Sag awards a un Golden Globe e uno Spirit Award, in attesa delle nomination agli Emmy, che verranno annunciate il 12 luglio, ndr) - sottolinea in collegamento via streaming a Deadline Contenders - ma la parte che ha avuto più valore per me è stata poter viaggiare e sentirmi dire dalle persone in varie parti del mondo che si sentono rappresentati dalla serie, che è come se ne facessero parte".

Della seconda stagione "conosco il flusso generale della storia e so quali personaggi appariranno" aggiunge, annunciandone già due: "sicuramente ci sarà il protagonista Seong Gi-hun (il ludopata squattrinato sopravvissuto a stento ai giochi mortali, interpretato da Lee Jung-jae, ndr) e ritroveremo il Front Man" ( il misterioso responsabile della 'gestione' dei giochi, che nella prima stagione è stato interpretato da Lee Byung-hun).

Non si capisce se invece l'autore scherzi (vista la fine della prima stagione, ndr), quando dice che potrebbe tornare anche Cho Sang-woo lo spietato operatore finanziario ricercato per aver derubato i suoi clienti, interpretato da Park Hae-soo, protagonista con lo showrunner dell'incontro: "Il mio personaggio si trova a dover eliminare chi ha davanti pur di sopravvivere, ho parlato molto delle sue scelte e della sua morale con Hwang Dong-hyuk - racconta l'attore -. Io non lo vedo come un cattivo, ma come un uomo fra tanti, di quelli che incontriamo ogni giorno, che cambia perché subisce le situazioni e l'ambiente in cui si ritrova".

Il successo globale della serie ha creato fra i fans anche molte teorie sui legami non svelati che esistono fra i personaggi: "Fra le loro ipotesi c'è che l'anziano Oh Il-nam (O Yeong-su) sia in realtà il padre di Seong Gi-hun - osserva lo showrunner -. Sul set Jung-jae aveva avuto lo stesso dubbio... Mi colpisce che la storia susciti le stesse domande tanto nel cast quanto nel pubblico".