Depurazione: Occhiuto, risorse a Comuni ma "tolleranza zero"
"Tolleranza zero sulla depurazione". Non mostra esitazioni il presidente della Regione Roberto Occhiuto sul fronte della della pulizia del mare calabrese.
E per questo ha convocato i giornalisti, assieme al direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, allo scopo di illustrare le azioni portate avanti, "carte alla mano" da novembre.
"Quella di questi giorni è la seconda ordinanza - ha detto Occhiuto - con la prima avevo deciso di smaltire i fanghi a spesa della Regione e in danno dei comuni. Non è servito perché abbiamo mandato i nostri operatori sui depuratori e abbiamo visto che i depuratori comunque non funzionavano bene.
Abbiamo accertato tutto quello che non andava negli impianti e nelle pompe di sollevamento, riuscendo a trovare altri 4 milioni di euro.
Ai sindaci che incontreremo oggi daremo un decreto dove c'è scritto quello che puntualmente dev'essere fatto per riparare il depuratore; il decreto di finanziamento per farlo e 10 giorni per concludere la procedura.
Tutto questo in ragione di un tavolo interistituzionale svolto con le Procure interessate, con la Capitaneria di porto, con il comandante dei Carabinieri, con il comandante della Guardia di Finanza, con i prefetti. Certo, non sarà facile avere un mare cristallino già questa estate ma noi faremo di tutto per rendere evidenti i progressi, come sono stati a esempio evidenti già ieri, con un mare splendido".
Per le capacità dimostrate - ha aggiunto - ho chiesto a Corap di svolgere un'azione di supporto. Ho scelto Corap perché così la Regione ha una governance diretta sul processo che si deve mettere in campo per risolvere il problema della depurazione.
Poi ci sono altri problemi strutturali: alcuni depuratori vanno rifatti, potenziati, vanno resi idonei alla capacità del territorio, soprattutto d'estate. Anche su questo abbiamo tantissime risorse che negli anni passati non sono state spese.
Da settembre - ha sottolineato Occhiuto - velocizzeremo anche gli interventi strutturali, ma ora siamo in emergenza. Il mare è una risorsa straordinaria, e quindi in questi due mesi tutto quello che può essere messo campo dalla Regione, dai Comuni e dalle società di gestione dev'essere messo in campo".