Giunta al termine l'XI^ Edizione del 'Festival delle Migrazioni'
Un abbraccio che accoglie a se le diversità del mondo: si è potuta così descrivere l'undicesima edizione del Festival delle Migrazioni organizzata dall'Associazione Don Vincenzo Matrangolo del comune di Acquaformosa, che con il tramontare dell'estate ha chiuso una collana di straordinari eventi. A caratterizzare la kermesse è stata la sua natura itinerante, che ha reso possibile il coinvolgimento di tutti quei Comuni che vedono nell'accoglienza il loro punto di forza. Dalla prima tappa a Cerzeto, il prosieguo del Festival si è svolto tra le vari centri di comunità arbreshe, quali San Benedetto Ullano, San Giorgio Albanese, Vaccarizzo e San Basile, per poi spegnersi tra le braccia d’ Acquaformosa, culla madre di questa kermesse.
L'organizzazione, curata dal presidente Giovanni Manoccio, dell'Associazione Don Vincenzo Matrangolo, ha espresso a pieno il senso di integrazione e accoglienza, coinvolgendo esponenti politici e sociali di rilevanza nazionale, uniti ad importanti artisti che hanno reso le minoranze i protagonisti delle proprie opere. Nel corso delle giornate sono stati riservati degli interventi a diverse OMG impegnate in questa delicata tematica, con un programma mirato alla sensibilizzazione di disagi diffusi come quello del caporalato o della mancata regolarizzazione dei migranti.
Un Festival intenso che ha dato spazio anche al divertimento, dedicato a grandi e piccini. Insieme agli innumerevoli giochi organizzati per i più piccoli - infatti - genitori ed adulti hanno potuto godere della musica nelle piazze dei vari comuni, con l’esibizione di artisti che hanno voluto esprimere tra balli e canti popolari - il messaggio di fraternità e accoglienza intriso nei cuori di queste comunità.
L'organizzazione, curata dal presidente Giovanni Manoccio, dell'Associazione Don Vincenzo Matrangolo, ha espresso a pieno il senso di integrazione e accoglienza, coinvolgendo esponenti politici e sociali di rilevanza nazionale, uniti ad importanti artisti che hanno reso le minoranze i protagonisti delle proprie opere. Nel corso delle giornate sono stati riservati degli interventi a diverse OMG impegnate in questa delicata tematica, con un programma mirato alla sensibilizzazione di disagi diffusi come quello del caporalato o della mancata regolarizzazione dei migranti.
Un Festival intenso che ha dato spazio anche al divertimento, dedicato a grandi e piccini. Insieme agli innumerevoli giochi organizzati per i più piccoli - infatti - genitori ed adulti hanno potuto godere della musica nelle piazze dei vari comuni, con l’esibizione di artisti che hanno voluto esprimere tra balli e canti popolari - il messaggio di fraternità e accoglienza intriso nei cuori di queste comunità.