"Nelle nostre case, prendiamo il Crocifisso e rimaniamo in silenzio alcuni minuti. Lasciamo

parlare il Crocifisso: non c'è Parola più eloquente. Tacciano le

nostre parole, i nostri discorsi spesso pieni di superbia, e

lasciamo che parli a noi solo la Croce. Una Parola fatta non di

opposizione, ma di disponibilità, docilità. Di fronte a questa

Parola, non c'è migliore atteggiamento del silenzio. Questa è

l'ora in cui in questo Venerdì Santo, nell'insieme di un grande

Venerdì Santo che ormai stiamo vivendo, con Maria vogliamo

tacere". Così il vescovo di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci

nella celebrazione del venerdì santo, senza concorso di popolo,

trasmesso sulle emittenti televisive e in streaming sul sito

diocesano.

  "In silenzio - ha aggiunto - ascoltiamo questa Parola,

ascoltiamo questa Verità che ci parla e ci parla oggi, in questa

ora dura e difficile. Gesù ha parlato apertamente, la sua Parola

aperta non è una Parola contro, ma è una Parola per. Il Signore

non risponde con la stessa misura alla guardia che gli tira uno

schiaffo. La sua Parola mira al dialogo, entra in dialogo. E'

una Parola mite, arrendevole, buona La Parola della Croce

ribalta il pensiero mondano. Gesù chiama beati i poveri, gli

afflitti, i misericordiosi, i perseguitati; il mondo invece

chiama beati i ricchi, i potenti, coloro che dominano, coloro

esercitano il potere. La Verità si manifesta nella Croce. E

questa Verità si presenta crocifissa. Abbandona ogni logica di

dominio per abbracciare quella del servizio."