Cassano Jonio (CS): crolla la Grotta della Rena ma il Georadar può prevedere altre frane
Desta preoccupazione la frana della Grotta della Rena che nelle scorse ore si è registrata a Cassano Jonio. L’imponente costone roccioso ha visto staccarsi una massa tanto da rendere necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto evacuare dieci abitazioni nei paraggi dell’accaduto.
Le possibili cause
Le cause del crollo della roccia potrebbero rimandare a delle fessurazioni sulla parte alta della rupe, causate dalle radici della vegetazione o dalle piogge stesse che permetterebbero l’infiltrazione dell’acqua. La costante penetrazione di acqua può aver sgretolato la roccia portando al distaccamento della massa rocciosa, considerando il suo peso.
Il Georadar
Il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco si avvale di uno strumento, utilizzato espressamente per monitorare frane ed edifici: è il Georadar che si trova solo nella direzione Vigili del Fuoco del Lazio e della Puglia. Il mezzo in questione può essere utilizzato da personale specializzato ed abilitato di cui proprio nel Comando di Cosenza vi è un esperto, convocato in casi come il crollo del viadotto a Savona e a Pomarico, in provincia di Matera. Tra le circostanze in cui è stato utilizzato vi è anche il crollo del ponte Morandi a Genova.
Anche nel caso di Cassano il Georadar sarebbe fondamentale per salvaguardare la popolazione e degli stessi operatori giacché l’ausilio dello strumento in questione è in grado di prevedere ulteriori smottamenti.
I vigili del fuoco potrebbero dover ritornare sul posto per recuperare, all’interno delle case, i beni delle famiglie allontanate a scopo cautelativo. Anche in questo caso l’utilizzo del Georadar consentirebbe un l’intervento in sicurezza dei soccorritori che eviterebbero il verificarsi di una delle tante tragedie annunciate.