Pestaggio Davide Ferrerio, nel 2025 il processo d'appello alla presunta istigatrice
Il Tribunale di Crotone aveva condannato in primo grado Anna Perugino a 8 anni di reclusione
Nel 2025 al via il processo in appello per Perugino
Il processo d'appello per Anna Perugino, ritenuta l'istigatrice dell'aggressione a Davide Ferrerio, è stato fissato per il 18 febbraio 2025 presso la Corte d'Appello di Catanzaro. Insieme a lei comparirà anche il compagno, Andrei Gaiu. In primo grado, il Tribunale di Crotone ha condannato la Perugino a 8 anni di reclusione, riqualificando il reato da concorso anomalo in tentato omicidio a concorso anomalo in lesioni gravissime, mentre Gaiu è stato assolto per non aver commesso il fatto. I familiari di Ferrerio sono rappresentati dagli avvocati Gabriele Bordoni e Fabrizio Gallo.
La giovane vita distrutta di Davide Ferrerio
Davide Ferrerio, giovane bolognese di 22 anni, è stato vittima di una brutale aggressione l'11 agosto 2022 a Crotone, dove si trovava in vacanza. L'episodio, frutto di un tragico scambio di persona, ha avuto conseguenze devastanti, lasciando Davide in coma irreversibile. La violenza è stata perpetrata da Nicolò Passalacqua, che lo ha colpito con una ginocchiata e un pugno, facendolo cadere e battere violentemente la testa sull'asfalto. Passalacqua lo aveva scambiato per un uomo accusato di molestare sui social una ragazza di sua conoscenza.
Una perizia medico-legale ha introdotto un elemento controverso, suggerendo che Davide potrebbe essere affetto da osteogenesi imperfetta, una malattia che rende le ossa fragili e che potrebbe aver aggravato l'impatto con l'asfalto. La famiglia di Davide, tuttavia, ha respinto con forza questa ipotesi, sottolineando che il giovane era in perfetta salute e praticava regolarmente sport, incluso il calcio.
Il coma irreversibile
Attualmente, Davide Ferrerio si trova in coma irreversibile in una struttura sanitaria di Bologna. La sua famiglia, devastata dalla tragedia, continua a lottare per ottenere giustizia e sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di contrastare la violenza giovanile e garantire processi equi e tempestivi. Questo dramma ha aperto un dibattito sulle responsabilità individuali e sociali, evidenziando la necessità di una riflessione più ampia sul fenomeno della violenza.