Poste Italiane
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Lucia Sottile, ex direttrice dell’Ufficio postale di Caccuri, è stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Petilia Policastro con l’accusa di peculato e simulazione di reato. Le indagini, coordinate dalla Procura di Crotone, hanno portato anche al sequestro preventivo di beni per equivalente. La vicenda è iniziata il 13 novembre 2023, quando la donna ha denunciato una rapina nell’ufficio postale che avrebbe fruttato ai presunti rapinatori un bottino di 30mila euro. 

La versione della direttrice

Secondo quanto dichiarato da Sottile, quattro uomini armati e con il volto coperto l’avrebbero minacciata tramite una telefonata sul telefono fisso dell’ufficio. Durante la chiamata, il presunto rapinatore avrebbe fornito dettagli sui luoghi di lavoro dei figli della donna, intimandole di prelevare tutto il denaro dalla cassaforte, inserirlo in una busta e consegnarlo all’esterno dell’edificio. La donna ha affermato di aver agito per paura e di aver chiamato i carabinieri solo dopo aver eseguito gli ordini.

Poste Italiane la sospende dal servizio

Intanto Poste Italiane ha diramato la nota in cui parla del destino lavorativo della direttrice: "in riferimento alla vicenda che ha coinvolto l'ufficio postale di Caccuri si precisa che la direttrice dell'ufficio è stata immediatamente sospesa dal servizio. Poste Italiane, fin da subito - si aggiunge - ha messo a disposizione delle forze dell'ordine tutti gli elementi utili alle indagini per fare luce su quanto accaduto".

Indagini e incongruenze

Le indagini hanno però subito evidenziato incongruenze nella versione fornita dalla direttrice. L’analisi dei tabulati telefonici ha rivelato che, nell’orario indicato per la presunta telefonata, l’unica chiamata ricevuta era quella di un’anziana cliente che chiedeva informazioni su una bolletta. Inoltre, i carabinieri hanno verificato che, dall’interno dell’ufficio, la donna non avrebbe potuto vedere eventuali uomini armati all’esterno, come aveva dichiarato.

Telecamere videosorveglianza

Prove dai sistemi di videosorveglianza

Le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ufficio e delle abitazioni vicine hanno fornito ulteriori prove. Nei minuti in cui si sarebbe consumata la rapina, un’altra cliente è entrata nell’ufficio. La donna, interrogata dai carabinieri, ha riferito di non aver notato nessun individuo sospetto né atteggiamenti anomali da parte della direttrice.

Grazie all’attività investigativa dei carabinieri, sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza contro Lucia Sottile, smontando completamente la sua versione. La donna è ora ai domiciliari, mentre proseguono gli accertamenti per definire tutti i dettagli dell’episodio.

Simula una rapina per rubare 30mila euro