Dopo settimane di avanzata implacabile - l'altro ieri il picco con 793 morti in un giorno - arriva

la prima frenata per il Covid-19. Il bollettino quotidiano di ieri ha fatto registrare 651 morti e 3.957 positivi in più rispetto a sabato, quando questi ultimi erano stati 4.821. Numeri pesantissimi, ma, come detto dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, "in controtendenza e che ci auguriamo possano essere

confermati nei prossimi giorni. Non abbassiamo la guardia". E in attesa di un consolidamento del dato, il Governo si cautela per evitare fughe di massa al Sud. Luciana Lamorgese e Roberto Speranza hanno bloccato così tutti gli spostamenti.

Intanto i contagiati sono diventati 46.638 e le vittime ben 5.476 (3.456, il 63% del totale, in Lombardia). Ora si spera in un calo nei prossimi giorni. Locatelli parla di dato "in lieve deflessione" ed invita a "non farsi prendere da facili entusiasmi" nè "a sopravvalutare questa tendenza". Le prima misure stringenti di contenimento, ricorda, "sono state adottate l'11 marzo, quindi ci aspettavamo di vedere

risultati a partire da 2-3 settimane. La prossima settimana sarà da questo punto di vista assolutamente cruciale e ci aspettiamo di vedere un segnale di inversione di tendenza. Siamo arrivati al

massimo delle misure di prevenzione del contagio in termini di attività sociali e lavorative. E' importante frenare il contagio interfamiliare, l'altro grande motore di diffusione del virus". L'appello, in particolare, è ai 23mila positivi che si trovano in isolamento domiciliare: occorre "limitare i contatti esterni per

interrompere la catena di trasmissione".

L'84% delle vittime si è registrato in 3 regioni: Lombardia (3.456), Emilia Romagna (816) e Piemonte (283). Nelle altre regioni l'epidemia si sta diffondendo più lentamente ed il Governo ha voluto evitare corse verso il meridione.

  Buone notizie poi sul fronte delle mascherine. Ne servono 90milioni al mese all'Italia ed il commissario all'emergenza Domenico Arcuri, si sta attivando per aumentare le forniture. "Da domani o martedì al massimo - annuncia - tutte le regioni avranno mascherine per medici, operatori sanitari e malati. A partire dalla settimana successiva contiamo di dare poi a tutti gli italiani i Dispositivi di protezione individuale". Diverse decine di milioni arriveranno già da domani dalla Cina, come ha assicurato il ministro degli Esteri

Luigi di Maio, ma si punta a far partire la produzione nazionale con gli incentivi del Cura Italia (50 milioni di euro per le aziende che vorranno riconvertire la propria attività).