Oggi è la Giornata mondiale delle Donne nella Scienza
“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società.”
Rita Levi Montalcini
Secoli di evoluzione non sono bastati a sbaragliare il grande divario che, purtroppo, ancora persiste tra i meriti del lavoro femminile e maschile. Oggi è la Giornata Mondiale delle Donne nella Scienza, un giorno che va a “ricordare” qualcosa che non dovrebbe essere sottolineato. Non è passato molto da quando molte professioni erano divise tra “maschili” e “femminili”, premendo su quella “sottomissione naturale” che caratterizzava la donna, la quale poteva svolgere solo mansioni minori e mai in posizioni di rilievo. Ancora oggi è evidente come le donne debbano sempre dimostrare di essere delle “brave mogli, brave mamme, brave signore” e allo stesso tempo, eccellere nella propria carriera, sapendo di essere sempre un passo dietro agli uomini.
Non è un caso che molte donne di scienza, si siano dedicate spesso anche ad azioni mirate alla lotta per l’emancipazione femminile. Esempio calzante è quello di Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina, che ha speso una buona parte della sua illustre carriera alle difficoltà delle donne nei Paesi in via di sviluppo e per il diritto all'aborto.
Quando parliamo di “donne di scienza”, infatti, non bisogna soffermarsi sul termine “scienza” come “ricerca scientifica”. Sarebbe più appropriato includere in questo bacino tutte quelle ragazze che lottano e hanno lottato duramente nei loro studi, che cercano di scalare le vette del successo perché alimentate dal sapere con lo stesso impeto di un uomo. Donne che hanno dovuto sopportare il peso sociale di aver scelto la propria conoscenza anziché il tradizionale percorso che impone la cultura sessista, soprattutto nel Meridione d’Italia.
Doveroso ricordare, in questa Giornata, importanti scienziate calabresi, riconosciute per le loro scoperte a livello mondiale:
Sandra Savaglio: è nata a Marano Marchesato, in provincia di Cosenza. Laureata all’Università della Calabria, oggi è un’astrofisica a livello internazionale ed ha lavorato per vent’anni a Baltimora, in Germania. E’ autrice di oltre 200 pubblicazioni ed è apparsa nel 2004 sulla copertina del Time.
Ritornata nel 2020 nella sua patria, in Calabria, attualmente è ordinario di Astrofisica nel dipartimento di Fisica, dove si è laureata.
Lucia Votano: è nata a Villa San Giovanni , in provincia di Reggio Calabria. Laureata con lode in Fisica all’Università “La Sapienza” di Roma in Fisica. Ha dedicato la sua ricerca alla fisica astroparticellare, pubblicando 290 su diverse riviste internazionali.
Rita Levi Montalcini
Secoli di evoluzione non sono bastati a sbaragliare il grande divario che, purtroppo, ancora persiste tra i meriti del lavoro femminile e maschile. Oggi è la Giornata Mondiale delle Donne nella Scienza, un giorno che va a “ricordare” qualcosa che non dovrebbe essere sottolineato. Non è passato molto da quando molte professioni erano divise tra “maschili” e “femminili”, premendo su quella “sottomissione naturale” che caratterizzava la donna, la quale poteva svolgere solo mansioni minori e mai in posizioni di rilievo. Ancora oggi è evidente come le donne debbano sempre dimostrare di essere delle “brave mogli, brave mamme, brave signore” e allo stesso tempo, eccellere nella propria carriera, sapendo di essere sempre un passo dietro agli uomini.
Non è un caso che molte donne di scienza, si siano dedicate spesso anche ad azioni mirate alla lotta per l’emancipazione femminile. Esempio calzante è quello di Rita Levi Montalcini, Nobel per la medicina, che ha speso una buona parte della sua illustre carriera alle difficoltà delle donne nei Paesi in via di sviluppo e per il diritto all'aborto.
Quando parliamo di “donne di scienza”, infatti, non bisogna soffermarsi sul termine “scienza” come “ricerca scientifica”. Sarebbe più appropriato includere in questo bacino tutte quelle ragazze che lottano e hanno lottato duramente nei loro studi, che cercano di scalare le vette del successo perché alimentate dal sapere con lo stesso impeto di un uomo. Donne che hanno dovuto sopportare il peso sociale di aver scelto la propria conoscenza anziché il tradizionale percorso che impone la cultura sessista, soprattutto nel Meridione d’Italia.
Doveroso ricordare, in questa Giornata, importanti scienziate calabresi, riconosciute per le loro scoperte a livello mondiale:
Sandra Savaglio: è nata a Marano Marchesato, in provincia di Cosenza. Laureata all’Università della Calabria, oggi è un’astrofisica a livello internazionale ed ha lavorato per vent’anni a Baltimora, in Germania. E’ autrice di oltre 200 pubblicazioni ed è apparsa nel 2004 sulla copertina del Time.
Ritornata nel 2020 nella sua patria, in Calabria, attualmente è ordinario di Astrofisica nel dipartimento di Fisica, dove si è laureata.
Lucia Votano: è nata a Villa San Giovanni , in provincia di Reggio Calabria. Laureata con lode in Fisica all’Università “La Sapienza” di Roma in Fisica. Ha dedicato la sua ricerca alla fisica astroparticellare, pubblicando 290 su diverse riviste internazionali.