Il Consiglio dei ministri ha "autorizzato l'assunzione, per l'anno scolastico 2019/2020, a tempo indeterminato di 53.627 unità di personale docente, 2.117 dirigenti scolastici, 7.646 unità di personale Ata e 355 unità di personale educativo. È stata autorizzata anche la trasformazione a tempo pieno di contratti a tempo parziale di 226 unità di personale Ata". Lo dicono in una nota i ministri Marco Bussetti e Giulia Bongiorno. "La Lega crede fermamente nella P.a. e scuola, università e ricerca sono settori chiave per il futuro del Paese".

"Nella riunione, il Consiglio dei ministri ha deliberato - su proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione e del Ministro dell'Economia e delle Finanze - l'autorizzazione all'assunzione di nuove unità di personale del comparto Scuola e Afam, richieste del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca", si legge nella nota congiunta dei ministri per la Pubblica amministrazione e dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Giulia Bongiorno e Marco Bussetti.


"Per le esigenze del Comparto Afam, il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca potrà inoltre procedere all'immissione in ruolo di 191 unità di personale tecnico-amministrativo e di 1 unità di Direttore Amministrativo EP/2", viene spiegato.


I docenti che prenderanno ruolo dal prossimo Primo settembre sono 3.700 in meno rispetto a quelli richiesti dal ministro Bussetti (e tutti accettati dal Mef) per la stagione 2018-2019. E, se si guarda alle precedenti amministrazioni scolastiche, sono 1.600 in più rispetto a quelli ottenuti dalla ministra Fedeli nel 2017. Se si confrontano le "assunzioni Bussetti" con la Buona scuola di Renzi-Giannini, poi, si vede che oggi si chiamano 26 mila insegnanti in più rispetto all'estate 2016, stagione che però scontava le assunzioni record del 2015. Rispetto al primo anno di applicazione della contestata Legge 107, sono 40 mila in meno le assunzioni: il 2 Settembre 2015 la ministra Stefania Giannini annunciò 93 mila cattedre, 38 mila a settembre più 55 mila per il potenziamento a novembre.


La Cgil riteneva insufficienti già la richieste di Bussetti per il 2019-2020, tanto più dopo i tagli del Mef. Roberto Della Ragione, portavoce del Coordinamento nazionale docenti Gae-Gm-vincitori di concorso, attacca: "Con 140 mila precari queste assunzioni sono una miseria".


A incidere sul numero delle assunzioni, ridotte rispetto alle richieste iniziali di 58.627 unità, è «la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità». I neo assunti andranno a coprire i corrispondenti posti vacanti nelle scuole di tutto il Paese. La distribuzione delle cattedre tra le regioni sarà definita in base al grado di densità demografica dei territori e in base al numero degli studenti.