Rene (CS): solidarietà per i lavoratori del Parco Acquatico
Riceviamo e pubblichiamo:
Non possiamo che appoggiare e far risuonare ancora più forte il grido dei lavoratori e delle lavoratrici del Parco Acquatico di Rende, soprannominato beffardamente “PACCO acquatico” in quanto gli stessi non percepirebbero lo stipendio dal mese di maggio. Solo in pochi hanno ricevuto un piccolo acconto.
Non sarà dunque un Natale sereno ma un Natale di ristrettezze economiche e incertezza per il futuro. Ci indigna il fatto che opere del genere, inaugurate in periodo di campagna elettorale e presentate come momento di successo e cambiamento dopo anni di incompiutezza e sprechi, risultino poi nascondere situazioni a dir poco vergognose, situazioni di mancato rispetto dei più basilari diritti dei lavoratori come ad esempio quello alla ordinaria e giusta retribuzione!
Invitiamo con forza le istituzioni, Comune di Rende e sindaco Manna in primis, a intervenire per sanare questa drammatica situazione e stigmatizziamo il comportamento di imprenditori che pretendono di fare utili sulla gestione di beni e servizi di interesse e proprietà pubblica senza assumersi però i relativi rischi di impresa ed esponendo ogni volta i lavoratori a problemi nei pagamenti e a perdita di diritti e salario come nel caso dei lavoratori impiegati in ditte private appaltanti servizi esternalizzati di carattere pubblico (sanità, raccolta rifiuti, cura del verde e pulizia della città).
Siamo anche noi lavoratori e lavoratrici e sappiamo per esperienza diretta che solo con la mobilitazione e la denuncia pubblica di quello che accade abbiamo qualche possibilità di difendere la nostra dignità, i nostri diritti e il posto di lavoro.
Questo Natale non è sereno nemmeno per tanti altri fra noi. Citiamo, giusto a titolo di esempio, i lavoratori Abramo che hanno avuto ritardi nei pagamenti e che stanno vivendo situazioni di incertezza ormai da mesi; i 54 operatori/trici del CUP dell’Annunziata che vivono dal 30 Novembre l'incubo del licenziamento; gli OSS della Coopservice, l'azienda emiliana accusata di corruzione e turbativa d'asta, che gestisce in appalto servizi di pulizie,inserviantato ed OSS presso l'Annunziata, che ha licenziato nei giorni scorsi 30 lavoratori i quali per salvaguardare i livelli occupazionali di sono ridotti tra tutti i 92, le ore e il salario, salvando 30 lavoratori che l'azienda avrebbe altrimenti sbattuto per strada; ed ancora gli operai di Ecologia Oggi, che per più giorni hanno messo in atto una serrata mobilitazione, occupando sinanche alcune sale del palazzo comunale per riuscire ad ottenere il pagamento dei loro salari; i lavoratori delle cooperative sociali e i dipendenti comunali che si trovano anch’essi in grande difficoltà a causa del dissesto finanziario in cui versa Palazzo dei Bruzi o ancora gli addetti alle pulizie di Asp, Equitalia, Agenzia delle Entrate, Provincia e Regione che sono ancora senza stipendio.
Pretendiamo il pagamento immediato di tutti gli arretrati maturati dai lavoratori e pretendiamo certezze sul futuro occupazionale del Parco Acquatico. Siamo pronti a supportare i lavoratori nelle loro legittime proteste per ottenere rispetto e dignità ed invitiamo anche la cittadinanza rendese a partecipare e pretendere chiarezza: siamo preoccupati e non vorremmo che questo Parco sia in realtà l’ennesimo PACCO ai danni di tutta la cittadinanza e oltre che, come al solito, dei lavoratori che lo mandano avanti a gratis ormai da mesi.
Cobas - Cosenza
Usb – Cosenza
26/12/2019