Regionali 2021: il rinvio arriva in soccorso del centrosinistra. De Magistris più di un'ipotesi
Non si voterà più il 14 febbraio, questa è l'unica certezza. Ed in attesa della nuova data, che potrebbe essere l'11 aprile (ma che potrebbe anche slittare a maggio insieme alle amministrative), il rinvio, osteggiato da alcuni, fa comodo a molti.
La situazione delle coalizioni
C'era chi, dalle parti del centrodestra, voleva andare al voto subito: i sondaggi, del resto, parlano chiaro e vedono la coalizione Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia-Udc ancora avanti ed i numeri non raccontano di un centrosinistra ancora totalmente impreparato ad affrontare una sfida così importante e significativa. Lo stesso Spirlì, però, si è reso conto che la situazione relativa ai contagi non permetteva di andare al voto fra poco più di un mese ed ha preferito optare per un rinvio che non è piaciuto a qualche alleato. In fondo, però, neanche il centrodestra aveva le idee molto chiare sul candidato presidente: la scelta toccherebbe a Forza Italia, ma le cose potrebbero cambiare; Salvini e Meloni non staranno certamente a guardare ed il rinvio potrebbe rimescolare le carte anche perché in gioco c'è anche la candidatura a sindaco di Roma.
Lo slittamento, però, non può che favorire un centrosinistra alla ricerca di un leader; un anno fa, Callipo aveva cercato, invano, di colmare un vuoto, ma i fatti hanno dimostrato che il vuoto è diventato voragine. Questa volta si potrebbe puntare, invece, su un calabrese di "adozione", ovvero l'ex magistrato ed attuale sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Il primo cittadino partenopeo, che in Calabria è un volto noto per le famose inchieste della Procura di Catanzaro, in un primo momento, aveva fatto capire di non essere interessato, ma negli ultimi giorni qualcosa potrebbe essere cambiata e la possibilità che il sindaco di Napoli possa accettare il corteggiamento del centrosinistra calabrese prende quota. Attorno a lui potrebbe ricompattarsi l'intera coalizione insieme al Movimento 5 stelle e ad alcune liste civiche. In questa ottica il "terzo polo" potrebbe essere rappresentato da Carlo Tansi.
Per il momento, ovviamente, si tratta solo di ipotesi, ma i colpi di scena sono sempre dietro l'angolo, senza dimenticare che dal destino del Governo Conte potrebbero dipendere anche le sorti della Calabria.