Un simbolo di inclusione importante che permetteva ai bambini di giocare a prescindere dai propri confini fisici, dalle disabilità che potevano creare barriera tra un piccolo e l’altro. Un simbolo che viene distrutta dall’ignoranza e dall’inciviltà che incombe rumorosa su chi, invece, lotta animatamente per il bene comune. Chiude il Parco Giochi Piero Romeo a causa dell’ennesimo atto vandalico. Un parco giochi collocato nel cuore di Cosenza, su via Roma, che permetteva ai bambini affetti da disabilità di non sentirsi poi così diversi dagli altri, ma di poter godere di quell’altalena che poteva farli volare in alto anche se aggrappati alla sella della propria carrozzina.

Da quanto dichiara Sergio Crocco ai microfoni di Radio Rld, si evince che nel parco governa la totale noncuranza di luoghi che dovrebbero essere dedicati totalmente ai bambini, finendo – persino – a dover gettare preservativi sporchi lasciati in totale abbandono all’interno dei giochi.

Un atto vile che sporca il buon senso etico, che inchioda una città ad essere succube della mediocrità di alcuni, mettendo a tappeto il buon senso di molti. Ed accanto a quei gesti di incura ed egoismo si collocano quei sogni infranti di quei bambini che potevano essere, anche solo per un pomeriggio, liberi dai propri confini.