Coronavirus. Un nuovo inizio per lo sport reggino: “Si riparte con attività sportiva all’aria aperta”.
Attraverso l’ordinanza del 9 maggio 2020 emanata dalla Regione Calabria, è stata comunicata la possibilità di riaprire al pubblico le strutture sportive. In particolare, in materia di igiene e sanità pubblica, il punto 3 recita che “è consentita l’attività sportiva anche all’interno di strutture e circoli sportivi, se svolta in spazi all’aperto che consentano il rispetto del distanziamento ed evitino il contatto fisico tra i singoli atleti”.
Il Comitato Gestori Impianti Sportivi di Reggio Calabria* costituito da illustri realtà sportive realtà sportive del territorio reggino, esprime soddisfazione per l’ordinanza emanata dalla Regione Calabria attraverso le parole di Marco Francesco Polimeni, Portavoce del Comitato e direttore del Parco Caserta Sport Village.
“La richiesta inviata ufficialmente alla Regione Calabria e Città Metropolitana di Reggio Calabria ha sortito effetto positivo. Le nostre richieste sono state ascoltate e non possiamo che essere soddisfatti per l’ordinanza emanata dal Governatore Avv. Santelli la quale ha permesso la riapertura dei circoli e strutture sportive per svolgere attività all’aria aperta.
Il Comitato Gestori Impianti Sportivi Rc si è attivato per permettere la riapertura delle strutture sportive, case degli sportivi, in totale sicurezza. Già da oggi alcuni gestori hanno riaperto le proprie attività mentre altre lo faranno nei prossimi giorni.
Il ritorno all’attività sportive, seppur esclusivamente all’aria aperta, permetterà agli amanti dello sport di riprendere da dove avevano lasciato continuando quel percorso di “benessere psico-fisico” una tra le tante funzioni svolte all’interno delle strutture sportive.
Il nostro settore è stato messo a dura prova dall’emergenza Coronavirus, la ripartenza non poteva essere procrastinata ulteriormente. L’ordinanza emanata dalla Regione rappresenta per noi un successo raggiunto, e vogliamo considerarla come un ‘nuovo inizio’ in questa fase di convivenza con il Covid-19”, conclude Polimeni.