E’ stato assolto poiché il fatto non sussiste l’ex direttore sportivo della Paolana, Francesco Loizzo. L’uomo, difeso dagli avvocati Giuseppe Bruno e Pietro Sommella, era finito agli arresti domiciliari nel 2019, successivamente revocati, accusato di diversi reati riconducibili allo stalking, nei confronti dell’ex compagna.

 

La vicenda

Secondo i fatti, a Loizzo veniva contestato di aver installato diverse microspie, due nell’appartamento della donna ed una terza nello zaino della figlia, utilizzate allo scopo di controllare l’ex compagna. Secondo la denuncia, inoltre, l’uomo avrebbe speronato l’auto della donna e l’avrebbe fatta pedinare da terzi. Comportamenti – questi – riconducibili – secondo quanto dichiarato – al fatto che l’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione, dal quale la coppia aveva avuto anche una figlia. Quest’ultima – tra l’altro – era al centro di una battaglia legale riguardo l’affidamento congiunto, in concomitanza con le accuse rivolte all’uomo. Loizzo – infatti – aveva sporto ben sei denunce alla Questura di Paola nel 2020 per l’affidamento congiunto non rispettato, in quanto l’ex compagna non permetteva al padre di incontrare e vedere la figlia, nonostante la sentenza del Tribunale. Nell’ottobre del 2020 la donna è stata intimata dal Tribunale di Paola a rispettare quanto pattuito, cosicché, l’uomo è riuscito a rivedere la piccola. Diverse erano – quindi – le contestazioni legali che la coppia si rivolgeva. Nel mentre, era in corso la denuncia per stalking presentata dalla donna, aggravata da una contestazione di furto in casa. Tutte accuse che, martedì 2 luglio 2024, all’esito del processo di primo grado, sono decadute poiché il fatto non sussiste.  

 

Il commento del legale

Sentenza commentata dal legale difensore dell’ex compagna, alla quale l’avv. Pietro Sommella, difensore di fiducia, unitamente all’avv. Giuseppe Bruno, di Francesco Loizzo, ha ritenuto opportuno rispondere affermando che “sebbene ogni completa valutazione della complessiva vicenda, occorsa al proprio assistito, debba necessariamente essere posposta all’esito del deposito delle motivazioni della sentenza, sin da ora esprime piena soddisfazione per l’esito favorevole del procedimento penale che ha visto coinvolto il suddetto patrocinato, attendendo con serenità il vaglio di opportunità di impugnazione che, come noto, è demandato al solo Pubblico Ministero.


Il Tribunale di Paola, infatti, nella persona del Giudice monocratico dott.ssa Carotenuto – continua -  all’esito di una lunga e articolata istruttoria, connotata da ricostruzioni fattuali e tecniche smentite dal collegio difensivo, ha accolto le richieste difensive di assoluzione con formula di insussistenza del fatto, pertanto affermando la totale infondatezza delle accuse mosse dalla persona offesa al sig. Loizzo. 


Il sig. Francesco Loizzo, ingiustamente accusato – continua il legale - di gravi fattispecie delittuose ed iniquamente sottoposto a una misura cautelare e ad una esposizione mediatica che, per anni, ha procurato evidenti ombre e ha rischiato di causargli ingenti danni e patemi, ha salutato con estremo appagamento la pronuncia assolutoria – conclude - essendo stata ristabilita la verità in relazione ai fatti ascritti.”