I Carabinieri della Stazione di Grimaldi (CS) hanno recentemente concluso un’attività di indagine

che li ha portati a denunciare in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cosenza una

persona che, nonostante l’allargamento del proprio nucleo familiare, era riuscita a mantenere il

beneficio del Reddito di Cittadinanza, altrimenti non più spettante, così percependo

fraudolentemente dall’I.N.P.S. circa 400 € al mese dallo scorso dicembre.

I Militari dell’Arma di Grimaldi, nel cuore della Valle del Savuto, si sono resi conto che qualcosa

non tornasse nella vita di una 41enne del posto già nota alle Forze dell’Ordine per le proprie

molteplici vicissitudini con la giustizia, prima delle ultime festività natalizie. I Carabinieri avevano

infatti notato come il figlio maggiorenne della donna avesse iniziato a prestare attività lavorativa

quale manovale nelle ditte boschive attive nell’area; tale mutamento ne aveva comportato il

trasferimento dalla casa paterna a quella materna per ragioni di comodità. I meticolosi accertamenti

condotti dai Militari, insospettiti dalla vicenda e che già in passato avevano vagliato la regolarità

della posizione della donna, hanno però portato ad accertare come la stessa si fosse ben guardata dal

fornire alcuna notizia agli enti preposti né dell’avvenuto allargamento del nucleo famigliare, né

delle maggiori entrate derivanti dall’attività lavorativa del ragazzo. Riscontrato dunque il

comportamento volontariamente fraudolento della 41enne, i Militari hanno proceduto al sequestro

della tessera del reddito di cittadinanza assegnatale: il Provvedimento preventivo è stato convalidato

dal Giudice per le Indagini Preliminari di Cosenza e la donna dovrà ora rispondere dei reati di

Truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e Comunicazione non veritiera dello

stato di famiglia, nonché darsi da fare per reperire i circa 3.000,00 € frodati all’INPS e che

dovranno essere presto restituiti.