Dal 30 giugno doppia sanzione per gli esercizi commerciali che non permettono il pagamento con il pos: è questo quanto introdotto dal decreto legge n. 36, pubblicato il 30 aprile in Gazzetta Ufficiale.

L’obbiettivo della pena amministrativa è quello di limitare il più possibile l’uso del contante, previsto nel “Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Il decreto è rivolto, oltre che ai negozianti, proprietari di un’attività commerciale, anche a chi offre servizi al pubblico, tra cui anche i tassisti, e i liberi professionisti.


Secondo quanto previsto dalla legge, ogni attività che rifiuterà il pagamento con carte o bancomat verrà sanzionato con una multa di 30€, aggravata dall’aggiunta del 4% della transazione rifiutata.

Nel caso in cui gli impedimenti al pagamento con il pos siano di oggettiva impossibilità tecnica, si applicheranno le norme generali in vigore, e non verranno attuate sanzioni amministrative.

Disposte agevolazioni per offrire aiuto a mettersi in regola con il decreto: previste, infatti, tre importanti delibere a sostegno. Previsto il credito d’imposta sulle commissioni relative a pagamenti con Pos, credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di Pos collegati ai registratori di cassa e il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi evoluti di incasso.