RADURE – Invito al teatro VII edizione è anche rassegna di cinema
Castrovillari. Dopo il sold out e l’ottima performance nei due appuntamenti di ’O ssaje comme fa ‘o core, un omaggio a Massimo Troisi di cui quest’anno ricorre il settantesimo anniversario della nascita, con la drammaturgia e la regia a cura di Casimiro Gatto, che ha raccontato la vita del grande Troisi attraverso degli sketch e narrazioni, in scena Antonio Aran, Fedele Battipede, Francesca Bonifati, Antonio De Biase, Luca Donadio e Maria Francesca Piragine, e le canzoni di Pino Daniele, e le colonne sonore dei film dell’ultima grande maschera napoletana, affidate alla fisarmonica del M° Camillo Maffia, voce di Stella Forte; RADURE-Invito al Teatro VII edizione dell’Associazione Teatrale Aprustum di Castrovillari, dedica una sezione alla proiezione di film di qualità.
Dopo aver programmato per alcuni anni una rassegna di cinema d’autore, ‘Giovedì cinema’, presso la vecchia sede, si riprende la visione dei film per contribuire a creare ed alimentare l’amore per il cinema che tanto è scemato negli ultimi anni causa pandemia e piattaforme. Gli appuntamenti, come dicevamo, sono tre e tutti virati al femminile, tre documentari molto belli realizzati da tre grandi personaggi.
Si parte il 3 novembre, al caffè Teatro del Pianto e del Riso (sede Aprustum), con la proiezione di Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi, incentrato sulla figura della madre morta suicida a trentatre anni.
La Marazzi ricostruisce il volto e la storia della madre attraverso il montaggio dei filmini amatoriali in super 8 girati dal nonno nell’arco di trent’anni, i diari ed i suoi dischi preferiti. Premio come miglior documentario al Torino Film Festival.
Il 10 novembre si prosegue con la proiezione di Annie Ernaux I miei anni in Super 8 di Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura nel 2022. In I miei anni in Super8 le riprese sono silenziose: “passano sul muro, o su un lenzuolo bianco, e a commentarle c'è solo il crepitio del proiettore.
La Ernaux dà voce a quei silenzi sovrapponendo le proprie parole a una raccolta di filmini familiari girati da lei e suo marito tra il 1972 e il 1981. Davanti e dietro la macchina da presa, la scrittrice racconta una storia intima che, come nei suoi libri, si intreccia con la Storia collettiva”.
Ultimo appuntamento 17 novembre con Visages, Villages di Agnès Varda e JR. Agnès Varda, unica donna della Nouvelle Vague, Oscar alla carriera nel 2017, autrice di capolavori come Cléo dalle 5 alle 7 e Senza tetto né legge, incontra nel 2015 JR, street artist di fama internazionale.
Lei ha ottantotto anni, lui trentatré. “Scoprono la comune passione per le immagini e per i dispositivi che permettono di crearle, condividerle, esporle. Decidono di fare un film insieme. Partono a bordo di un 'camion fotografico'.
Viaggiano per le strade e i paesi, tra i volti e i villaggi della Francia rurale. Visages, Villages, accolto con entusiasmo dalla critica di tutto il mondo, è un viaggio sentimentale e antropologico nel cuore del nostro tempo presente, è una riflessione sull'immagine e sulla densità emotiva del primo piano, è la storia di tanti incontri e di un'amicizia ironica e pungente. Un film d'intensa giovinezza e saggezza, un road movie unico al mondo, spinto dall'impetuosa leggerezza di due straordinari outsider dell'arte”.
Intanto è visitabile la mostra fotografica “Scatti di vite in scena “a cura di Antonello Parrilla, allestita all’interno del Bar Protos del Protoconvento Francescano. La mostra racconta gli spettacoli allestiti negli ultimi anni da Aprustum e resterà aperta per tutta la durata della rassegna, ovvero fino al 10 di dicembre.