"Noi abbiamo la necessità di raccontare un'altra Calabria, diversa da quella che viene spesso raccontata come una una regione dove non si lavora e non serve lavorare e dove la 'ndrangheta impedisce lo svolgimento di attività che sono normali in altre aree. E' bello che qui ci siano gli uomini delle istituzioni che insieme salutano eccellenze della Calabria che hanno dimostrato che qui, invece, si può lavorare perché la 'ndrangheta fa schifo, ma non deve diventare un alibi per dire che non si può fare nulla".

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto intervenendo a Catanzaro alla cerimonia di consegna delle Stelle al merito a 51 calabresi nuovi "Maestri del lavoro".

 

 

 

Alla manifestazione, svoltasi nella Prefettura di Catanzaro alla presenza del prefetto Maria Teresa Cucinotta, hanno partecipato il Console regionale della Federazione Maestri del Lavoro Francesco Saverio Capria ed il direttore dell'Ispettorato regionale del Lavoro Giuseppe Patania. Presenti anche i prefetti di Cosenza, Vibo Valentia e Crotone, Vittoria Ciaramella, Roberta Lulli e Maria Carolina Ippolito.

 

 

"C'è molto da fare - ha aggiunto Occhiuto - proprio nella direzione di costruire nuovo lavoro. Il mio governo sta operando su due direttrici: da un lato andare incontro alla necessità di rendere più dignitoso, dal punto di vista economico e della stabilità, il lavoro precario, che c'è ed è tanto, e, inoltre, di crearne di nuovo, intervenendo sulle politiche attive. In accordo con il sindacato, istituiremo un organismo che si occuperà di vigilare per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro".

La cerimonia si è conclusa con la consegna delle onorificenze ai nuovi "Maestri del lavoro", provenienti da tutta la Calabria.