Quel bacio in Calabria, l’abbraccio eterno di Papa Francesco
La Calabria, che Francesco ha visitato più volte, lo ha sempre sentito come uno di casa. Ha riconosciuto in lui non un capo, ma un pastore. Non un simbolo, ma un padre

C'è un momento, catturato in un video, che oggi assume il valore di una preghiera silenziosa e di un addio struggente. Papa Francesco, durante una visita in Calabria, scende dalla papamobile, si avvicina a un ragazzo disabile e lo bacia con una dolcezza che ferma il tempo. Quel gesto, all’epoca già commovente, oggi risuona come un testamento umano e spirituale di un pontefice che ha fatto dell'amore per gli ultimi la sua missione più grande. Papa Francesco non c’è più. Eppure, nel cuore della Calabria – terra di mille contraddizioni ma anche di profonda fede – la sua presenza è più viva che mai. Quel bacio non è stato solo un atto di compassione, ma un abbraccio eterno a una regione spesso dimenticata, che il Papa ha voluto abbracciare con gesti, parole e vicinanza reale.
La grandezza di Papa Francesco
Non servono lunghi discorsi per raccontare la grandezza di quell’uomo argentino salito sul soglio pontificio con il nome del poverello di Assisi. Bastano pochi secondi di video, un sorriso, una carezza, un bacio su una fronte fragile per comprendere tutto l’amore che ha saputo donare. La Calabria, che Francesco ha visitato più volte, lo ha sempre sentito come uno di casa. Ha riconosciuto in lui non un capo, ma un pastore. Non un simbolo, ma un padre. Nel silenzio che lascia la sua scomparsa, restano i segni. Restano le immagini, come quella condivisa da Meridiana Notizie, dove Francesco – senza clamore, senza telecamere di regime – si china, guarda negli occhi un figlio del dolore e lo benedice col cuore. È lì che si manifesta il volto più autentico della Chiesa che lui ha voluto: una Chiesa che cammina con i deboli, che si sporca le mani, che consola.
La Calabria non dimentica
Quel gesto oggi è memoria. È ferita e cura insieme. È la Calabria che, nel pianto, si scopre figlia amata di un uomo che ha saputo guardare al Sud non come terra di problemi, ma come terra di speranza, di riscatto, di fede viva. Papa Francesco non c’è più, ma c’è ancora quel bacio. C’è ancora quell’immagine. E c’è ancora quell’amore che non muore. Perché i grandi non si dimenticano: restano nei gesti, nelle vite che hanno sfiorato, nelle lacrime che oggi si mescolano a una gratitudine senza fine.
Addio Papa Francesco. La Calabria non ti dimenticherà mai.