'La rosa' del Piccolo Principe
'La rosa' del Piccolo Principe

Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi. La morale di una fiaba che riunisce adulti e piccini, tra le più lette e amate di tutti i tempi, è il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry che si veste in un musical frizzante e colorato diretto da Stefano Genovese, andato in scena al Teatro Alfonso Rendano di Cosenza nell’ambito della “Rassegna L’Altro Teatro”, curata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno.

Le due chiavi di lettura, quella del bambino e quella dell'adulto

Il piccolo principe si snoda in più livelli di lettura ricreando sul palco una vera e propria esplosione di creatività, in equilibrio tra prosa, musical e arte circense. Un eroe coetaneo per i più piccoli, un bambino ritrovato per i più grandi, il piccolo protagonista accompagna per mano il pubblico nel suo viaggio, in realtà più saggio degli adulti che incontra. Un palcoscenico spettacolare arricchito da una scenografia suggestiva e colorata che ha richiamato l’ambientazione spaziale e fantastica della fiaba. Una rappresentazione fedele alla morale di de Saint-Exupéry, che ha saputo mettere in evidenza come, spesso, i bambini danno un’interpretazione più realistica e pragmatica di quello che è il mondo rispetto agli adulti, più legati alla superficialità ed all’effimero. Dall’interpretazione magistrale della rosa, per cui il Piccolo Principe sembra quasi legato da un rapporto tossico, a quella della volpe, che disegna il concetto di ‘addomesticamento’ come cura e pazienza nei rapporti. Lo spettacolo ha visto la intramezzo di esibizioni circensi che hanno intrattenuto il pubblico, tra grandi e piccini, genitori e figli, che hanno saputo interpretare questa bellissima fiaba senza tempo in due chiavi di lettura differenti. 

Il cast di primo ordine

“Il Piccolo Principe ha la capacità di raggiungere più livelli di lettura - racconta il regista Stefano Genovese -. Piace ai bambini, che ritrovano qui un eroe loro coetaneo, e piace anche agli adulti, ai sognatori, ai filosofi. Il pubblico potrà rivivere il viaggio del piccolo protagonista, che in realtà è più saggio e consapevole di tutti gli adulti che incontra”. Il musical vanta un cast creativo di prim’ordine: le scene sono affidate a Carmelo Giammello, i costumi a Guido Fiorato, Paolo Silvestri, direzione e arrangiamenti musicali, Giovanni Pinna, disegno luci. Il musical vanta un cast creativo di prim’ordine: le scene sono affidate a Carmelo Giammello, i costumi a Guido Fiorato, Paolo Silvestri, direzione e arrangiamenti musicali, Giovanni Pinna, disegno luci.

La cura, il fattore scatenante del viaggio del Piccolo Principe

“E’ uno spettacolo che ho nel cuore particolarmente per me è il secondo anno, intanto sono contenta di venire in Calabria che è una delle terre della mia famiglia, quindi è la mia prima volta al Rendano. – afferma Claudia Portale, attrice che ha interpretato la Rosa - La rosa che è sbocciata qui ha un che di poetico anche a livello affettivo, quindi è uno spettacolo – quello del Piccolo Principe – che fa riflettere sia grandi che piccini e secondo me adesso abbiamo molto bisogno di creatività e bellezza affinché possiamo avere dei pensieri migliori. – continua Portale - La verità ripaga sempre quindi anche in una favola c’è una verità. Il Piccolo Principe è più visto come un testo di psicologia che di favola, magari il colore, ecco (la mia sobrietà non induce a pensare a qualcosa di serio) però c’è un fondo di verità. Il fattore scatenante del viaggio del principe è la cura. Forse un amore tossico nei confronti di questa rosa, se vogliamo rimanere un po' attuali con tutto ciò che sentiamo, purtroppo, ultimamente, nei casi di cronaca. Però, ecco – conclude - uno spettacolo del genere fa riflettere sul fatto che l’amore deve essere libero e laddove si pensi che bisogna fare qualcosa di bello per l’altro alla fine si fanno delle cose un po' più sane e meno egoistiche.”

Le cose piccole diventano grandi e le cose grandi, si tramutano in sciocchezze, così come il re che voleva solo ‘avere il gusto’ di dare ordini e viene sbeffeggiato dal Piccolo Principe, il quale non vedeva il senso di tanta necessità, così la cieca fiducia nel dare una carezza alla selvaggia volpe, che ringhiava, diffidente, alla mano del Piccolo Principe. Un vero e proprio ‘manuale di vita’ che ci insegna come ‘l’essenziale sia invisibile agli occhi' poiché ogni cosa ha bisogno di essere guardata solo con lo sguardo del cuore. 

 

di Francesca Achito