Settembre è il mese in cui si svolgono le giornate europee del patrimonio; queste rappresentano una opportunità per i cittadini, di entrare in contatto con il patrimonio culturale dei propri paesi e coinvolgono i più importanti luoghi di cultura. La nostra città si pregia di avere un luogo di cultura, identificato come un patrimonio dei cittadini, importante monumento nato con la finalità di “facilitare e promuovere l’istituzione culturale”, “raccogliendo in un unico sito culturale i libri e le opere antiche degli illustri personaggi cosentini e calabresi, per promuovere e valorizzare la memoria e l’identità culturale della comunità locale”. Tutto ciò si concretizza, per come espresso nel suo originario statuto, nella Biblioteca Civica di Cosenza, un edificio che si affaccia nella centrale piazza XV marzo, che vede al centro la statua di Bernardino Telesio ed intorno il Teatro Rendano e il Palazzo della Provincia.




Al suo interno sono custoditi moltissimi libri rari, giornali e riviste; patrimonio considerato un “unicum” per rilevanza culturale e per consistenza. Questo patrimonio è custodito ed è reso fruibile da quattro dipendenti che da otto mesi non percepiscono un regolare stipendio. A parte le problematiche determinate dall’assenza di una linea telefonica, di impianti di areazione, di attrezzature tecniche e tra poco forse anche il venir meno della sorveglianza, questi dipendenti pubblici ad oggi sono titolari solo di doveri nello svolgimento del loro lavoro; i diritti diventano invece un optional ed in particolare il diritto, costituzionalmente garantito, ad una retribuzione...” sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa“. E’ vero che tale situazione si ripete ciclicamente, ma ora assume aspetti drammatici considerando il contesto economico e la situazione contabile dei soggetti coinvolti.

Riassetto degli organismi, riorganizzazione a livello contabile, interventi di politici ed associazioni insieme ai diversi tavoli tecnici ed istituzionali che si sono susseguiti non hanno impedito che per gli otto mesi dell’anno 2019 non si sia versata alcuna retribuzione. E mentre sono in atto accordi di valorizzazione, si discute sull’effettiva erogazione dei contributi dei due soci fondatori, Comune e Provincia, si programmano progetti che attraggano finanziamenti regionali ed europei, i quattro dipendenti, prosciugano i loro risparmi, dal momento che recarsi al lavoro ha un costo, pensare alla pensione preoccupa se il TFR non risulta versato. Il loro numero esiguo e la mancanza di proteste eclatanti non deve far pensare ad una loro resa. Consapevoli di essere custodi di un patrimonio inestimabile, hanno affrontato il periodo estivo ricevendo il pagamento della mensilità di dicembre 2018 e della tredicesima, avvenuto a luglio.

Ma la stagione autunnale deve essere caratterizzata da una svolta che metta i soci fondatori dinanzi alle proprie responsabilità, a cominciare dal Presidente protempore dell’Accademia Cosentina, che non può sottrarsi al suo ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Biblioteca. Le proposte formulate in questi anni dal Comune e dalla Provincia hanno trovato spazio nei mezzi di stampa ma non hanno modificato le sorti dei dipendenti della Biblioteca. La Funzione Pubblica e la Camera del Lavoro di Cosenza, da sempre al loro fianco, sono intervenuti più volte richiedendo che le tre Istituzioni coinvolte avviino percorsi strutturali condivisi, che prendano in considerazione le sorti dell’Ente e la situazione retributiva dei dipendenti. Ad oggi la richiesta ufficiale di un tavolo tecnico inviata a giugno è rimasta senza risposta; questo atteggiamento non è più tollerabile e pertanto la CGIL darà vita insieme ai lavoratori a forme di proteste lecite fino a quando non si avranno risposte concrete sul futuro dei dipendenti e della Biblioteca Civica.

Seg. Gen. CGIL Cosenza Umberto Calabrone Seg. Gen. FP CGIL Cosenza Teodora Gagliardi