Romeo, già noto alle forze dell'ordine per traffico di stupefacenti, era risultato al centro di un ingente traffico internazionale di cocaina oggetto delle indagini della Dda di Genova, eseguite dalla Guardia di finanza del capoluogo ligure, avviate nella primavera del 2019. Nel corso dell'inchiesta sono

stati sequestrati 368 chili di cocaina, che avrebbe fruttato sul

mercato italiano circa 100 milioni di euro. Organizzatore e

finanziatore del traffico, secondo l'accusa, era Antonio Alvaro,

di 40 anni, minore di cinque fratelli tutti ritenuti

appartenenti alla cosca Alvaro.

  L'uomo, grazie alla collaborazione con la Dea, era stato

individuato a Bogotà (Colombia) mentre contrattava l'acquisto di

un ingente quantitativo di cocaina da far arrivare in Italia,

possibilmente a Genova.

  L'arresto di Romeo è stato possibile grazie alla cooperazione

tra diversi reparti dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di

finanza, che, hanno riferito gli investigatori, hanno

collaborato sinergicamente nelle attività di ricerca del

latitante che si era rifugiato nel territorio dell'Aspromonte,

storicamente controllato dall'agguerrita cosca dei "signori

della montagna".