Reggio Calabria: sit-in di braccianti. Chiedono casa, lavoro e documenti
Casa, lavoro e documenti. Sono i motivi del sit-in organizzato dalla Flai-Cgil davanti la Prefettura di Reggio Calabria dove si sono ritrovati circa 200 migranti, braccianti agricoli residenti della tendopoli di San Ferdinando.
"Oggi nei campi non ci sarà nessuno. Nella piana di Gioia Tauro è sciopero". È il messaggio comparso nella pagina facebook del sindacato prima della manifestazione a cui hanno partecipato gli "invisibili" guidati da Jean-René Bilongo, della Flai-Cgil nazionale, e dalla segretaria della Cgil Piana di Gioia Tauro Celeste Logiacco. "La manifestazione - ha commentato quest'ultima - nasce da una serie di richieste che portiamo avanti da tempo. La prima è quella dei permessi di soggiorno.
Riceverlo è importante perché senza sono ricattabili, ancor più da quei datori di lavoro che vogliono sfruttare la manodopera a basso costo. Poi abbiamo chiesto che venga riconosciuto il diritto a potersi vaccinare su base volontaria. Abbiamo chiesto che la piattaforma regionale venga modificata. Altra questione riguarda la rivendicazione di una accoglienza dignitosa, nella Piana totalmente assente. Come la situazione nella vecchia tendopoli che gradualmente si è trasformata in una nuova baraccopoli. All'interno ci sono ancora 300 persone che vivono in condizioni di assoluto degrado e in condizioni disumane.
Tutto questo non riguarda solo la tendopoli, ma anche il campo container, e gli insediamenti informali come contrada Russo a Taurianova".
"Abbiamo deciso di scioperare - ha affermato Jean-René Bilongo - perché la situazione è critica in tutto il Paese. Le notizie che arrivano da Novara, Brindisi, Lecce, dicono che siamo in un contesto estremamente precario ma anche che sembra ci sia dimenticati di questi lavoratori, prima essenziali oggi totalmente abbandonati. La regolarizzazione procede a tartaruga.
Le azioni di contrasto al caporalato sono deboli".
Una delegazione del sindacato ha incontrato il prefetto Massimo Mariani che "si è dimostrato disponibile all'ascolto per aprire un tavolo di discussione soprattutto sul fronte del rilascio dei permessi e dei documenti". La prefettura ha accordato la convocazione, entro metà luglio, del Comitato territoriale per l'immigrazione.