Dazi USA: un pericolo concreto per le eccellenze calabresi
L’introduzione di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti sui prodotti agroalimentari europei rischia di colpire duramente il cuore dell’economia calabrese.

Questa regione, autentico scrigno di sapori e tradizioni, vede ora minacciata la sopravvivenza di alcune delle sue eccellenze più riconosciute a livello internazionale.
Vino, olio e salumi calabresi nel mirino delle tariffe
La Calabria esporta ogni anno migliaia di tonnellate di prodotti agroalimentari di alta qualità, molti dei quali a denominazione DOP, IGP e IGT. Il vino calabrese, in crescita costante sui mercati esteri, rischia di vedere drasticamente ridotta la sua competitività a causa di un’imposizione fiscale che ne raddoppierebbe i prezzi sugli scaffali statunitensi. Lo stesso vale per l’olio extravergine e per i salumi tradizionali, elementi chiave dell’identità gastronomica regionale.
Economia locale e occupazione a rischio
Dietro ogni prodotto tipico c’è una filiera fatta di agricoltori, trasformatori, piccole imprese e cooperative. L’imposizione dei dazi avrebbe effetti a catena devastanti: contrazione delle esportazioni, calo della produzione e perdita di posti di lavoro. Le microeconomie rurali calabresi, già fragili, sarebbero tra le prime a risentirne.
Tradizione e identità sotto attacco
I dazi non colpiscono solo l’aspetto commerciale, ma anche il valore culturale e simbolico di ciò che l’agroalimentare calabrese rappresenta. Ogni etichetta DOP o IGP racconta una storia secolare fatta di saperi tramandati, territori incontaminati e identità locali che rischiano di essere spazzati via da logiche di mercato aggressive.
L’Europa in prima linea, ma l’impatto si sente nelle regioni
In un contesto in cui la trattativa è affidata alle istituzioni europee, l’Italia – e in particolare il Sud – si trova in una posizione delicata. Le scelte che si faranno nei tavoli internazionali avranno ricadute concrete nelle campagne calabresi. La posta in gioco è alta: preservare non solo quote di mercato, ma un intero patrimonio fatto di gusto, lavoro e territorio.
Serve una strategia forte per difendere il Made in Calabria
La speranza è che si giunga a un accordo che eviti l’escalation commerciale e protegga il sistema agroalimentare europeo. Ma serve anche una strategia nazionale forte, capace di valorizzare e sostenere le eccellenze regionali come quelle calabresi, non solo in tempo di crisi ma in modo strutturale. Difendere il Made in Calabria significa difendere l’autenticità, la qualità e il futuro di intere comunità.