Arresto affiliato all'Isis
Arresto affiliato all'Isis

Il plauso delle istituzioni per l'operazione antiterrorismo

Il fermo di un cittadino tunisino accusato di appartenere all'Isis ha suscitato il plauso del Sottosegretario all'Interno Wanda Ferro e del Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto. Ferro ha espresso soddisfazione per l'efficacia dell'operazione, sottolineando come questa abbia evidenziato l'operatività di un'organizzazione terroristica jihadista attiva sul territorio nazionale, impegnata in attività di proselitismo, indottrinamento e addestramento militare. Wanda Ferro ha anche sottolineato che l'indagine ha rivelato il coinvolgimento dell'organizzazione nel traffico di migranti clandestini dalla Tunisia all'Italia. "Un'operazione che dimostra l'eccellenza del nostro sistema investigativo e il nostro impegno nel prevenire minacce gravi alla sicurezza nazionale", ha affermato il Sottosegretario. Anche Occhiuto ha lodato la brillante operazione, evidenziando la straordinaria capacità operativa delle forze dell'ordine, sia nella lotta contro la criminalità organizzata che nella difesa della sicurezza nazionale.

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Le indagini e l'arresto: una rete terroristica smantellata

L'operazione che ha portato all'arresto del cittadino tunisino è stata condotta dalla Digos di Catanzaro e Cosenza con il supporto della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Il fermo è stato eseguito su mandato della Procura della Repubblica di Catanzaro, e riguarda un individuo che, secondo gli inquirenti, avrebbe ricoperto un ruolo di organizzatore all'interno di una rete terroristica legata all'ISIS. L’indagine, ancora nella fase preliminare, ha permesso di intercettare comunicazioni cruciali, tra cui la frase “Giuro fedeltà al Principe dei fedeli”, rivelatrice dell'adesione del fermato all'ideologia Salafita-Takfira. L'uomo era già ricercato in Tunisia per attività terroristiche e stava progettando un attentato in Italia. Le indagini hanno messo in luce non solo la pericolosità del soggetto arrestato, ma anche la portata di una rete impegnata nel reclutamento di combattenti e nel traffico di migranti clandestini. Il procedimento giudiziario è in corso e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.