Sindaco Cosenza
Franz caruso

La riapertura ufficiale di Piazza Bilotti a Cosenza ha sollevato non poche polemiche, e non senza motivo.Il sindaco, con toni che oscillano tra l’ironia e la provocazione, ha annunciato in un video che da oggi "tutta l’area di Piazza Bilotti potrà essere utilizzata". Questa dichiarazione, lungi dal chiarire la situazione, lascia una lunga scia di dubbi e domande: la piazza non era già completamente aperta? E, se così non fosse, cosa hanno utilizzato finora cittadini, manifestanti e organizzatori di eventi? Eravamo tutti allucinati? Oppure, come sembra, si sta cercando di coprire anni di cattiva gestione e imbarazzanti ripensamenti?

Manifestazioni abusive o istituzioni distratte?

Se "tutta l’area" della piazza diventa ufficialmente accessibile solo ora, come dobbiamo considerare le numerose manifestazioni che si sono svolte in precedenza? Eventi, fiere, e raduni cittadini, erano forse abusivi? Gli organi comunali preposti non si sono accorti di eventuali irregolarità? Eppure, la piazza è stata il teatro di eventi pubblicizzati e organizzati con la presenza delle stesse istituzioni che oggi dichiarano "finalmente" la riapertura totale. Un’ammissione che sa di grottesco, perché non solo mette in discussione la regolarità delle iniziative precedenti, ma espone anche l’apparato amministrativo a un’accusa di negligenza, se non di vera e propria complicità.

Un sindaco che ironizza sui cittadini

Nel video rilasciato sui social, il sindaco sembra quasi voler schernire chiunque osi mettere in dubbio le sue parole o, peggio, la sua gestione. "Da oggi si può utilizzare tutta l’area": una frase che suona come una presa in giro nei confronti di cittadini che per anni hanno vissuto nella confusione tra aperture parziali, sequestri, dissequestri e utilizzi ambigui della piazza. La domanda sorge spontanea: siamo davvero noi a non aver capito, oppure è l’amministrazione a raccontare una narrazione confusa e contraddittoria?

E poi, quali sarebbero i meriti del sindaco? Di certo, non la progettazione o la realizzazione di Piazza Bilotti, visto che è un’opera ereditata dall’amministrazione Occhiuto. Forse, il merito è di aver diffuso comunicati stampa e post sui social con toni sfottenti? O di aver goduto pubblicamente del lavoro altrui, prima criticato aspramente e ora, a quanto pare, motivo di vanto?

Prima contro Occhiuto, ora si godono le sue opere
Non è passato inosservato il cambio di atteggiamento della giunta attuale nei confronti delle opere dell’ex sindaco Occhiuto. Piazza Bilotti è stata per anni al centro di polemiche, accuse, sequestri e successive liberazioni. Ma ora, magicamente, sembra essere diventata un simbolo di successo. Che fine hanno fatto le critiche feroci e i dubbi sollevati dalla stessa amministrazione? Possiamo davvero accettare che chi ha accusato, bloccato e criticato, ora si atteggi a paladino della città, rivendicando i meriti di un progetto mai realmente voluto?

Caro Sindaco, ottimo avvocato, ma pessimo comunicatore.
Se c’è una qualità che va riconosciuta al sindaco, è la sua abilità oratoria, degna di un avvocato di mestiere. La capacità di rigirare le parole e spostare il dibattito sembra quasi una forma d’arte. Ma i cittadini meritano più trasparenza e meno ironia, più concretezza e meno spettacolo mediatico. Le opere pubbliche non sono palcoscenici per guadagnare consenso a buon mercato, né terreni per schermaglie politiche.

La riapertura di Piazza Bilotti poteva e doveva essere un momento di orgoglio per tutta la città. Invece, si è trasformata nell’ennesima occasione di divisione, confusione e polemica. E questa, caro sindaco, è una responsabilità che non si può ignorare.