Il giusto compromesso tra ristorante e pub: è la sfida che Gigi e Carmela vogliono affrontare con la loro Brasserie 3.14, un luogo dove il cibo diventa un culto e la musica la propria ispirazione.



Il locale è sito nel cuore rendese, a Quattromiglia, con lo sguardo rivolto al caos di una vita sempre troppo veloce. Ma per Gigi e Carmela, la loro Brasserie 3.14, è un punto dove chi entra, lascia pensieri e preoccupazioni davanti la porta d’ingresso, per potersi concedere qualche ora di totale abbandono ad una vera e propria meditazione gastronomica.



La carne è il cavallo vincente della Brasserie 3.14: ogni taglio ha un sapore, ogni razza un gusto. La frollatura e l’origine della carne vanno a modificare totalmente il prodotto: questo processo, che avviene in maniera spontanea nei muscoli degli animali appena abbattuti, fa si che le carni maturino (frollino) e diventino sempre più tenere, con un riposo di circa 21 giorni, in base, appunto, all’origine dell’animale.


E non solo, quel senso di scioglievolezza che si avverte ad ogni boccone è dovuto dalla marezzatura delle carni, ovvero l'infiltrazione e la distribuzione di grasso all'interno del tessuto muscolare dell'animale, diverso per le varie tipologie di razza. La marezzatura – infatti - sta ad indicare che quella carne è di qualità, soprattutto quando ci si riferisce ai tagli di carne bovina pregiata.



Black Angus, Marchigiana, Irlandese, Prussiana: la Brasserie 3.14 dà l’opportunità ai propri clienti di poter assaporare la prelibatezza della carne attraverso un vero e proprio percorso culturale che unisce la diversità della cucina nel mondo con la tradizione che quella civiltà possiede sin dall’allevamento del bestiame.



Lo stravolgimento del pensiero classico di ristorante, che avvicina ancora di più questo locale alle sfumature franco-belghe che caratterizzano la gastronomia del Nord-Europa, è l’accostare alla prelibatezza di queste carni, il sapore di un determinato tipo di birra. Ad un gusto così forte come quello della carne, è necessario un vino abbastanza ferroso da poterne compensare il sapore, non creando quella giusta collisione che invece si va a creare con la birra.



Gigi e Carmela, infatti, offrono ai propri clienti la giusta attenzione anche sulla scelta della birra, selezionata in base alla degustazione di carne preferita. La carta è varia e spazia tra rosse e bionde, con una particolare occhio alla qualità e originalità dei prodotti. Protagoniste della lista sono le birre da abbazia: molto popolari negli Irish pub, non vanno confuse con le birre artigianali. Esse vengono prodotte direttamente dai monaci all’interno delle abbazie – appunto – utilizzando ricette e procedure tramandate da decenni. La particolarità di questo genere di produzione è che, nonostante l’alta gradazione, queste birre mantengono sempre un sapore piacevole e fruttato, perfetto da abbinare con il sapore della carne.



La Brasserie 3.14 non è un semplice locale, ma è un luogo dove ogni dettaglio non è casuale. Lo stesso numero affiancato al nome del locale “3.14” racchiude un significato essenziale per l’animo di questo posto: è una costante matematica, il famoso pi greco. Tra i tavoli e le sedie di questo posto, ci si isola in un luogo fatto di cibo e buona musica, di colori soft che richiamano gli anni ’80 dei Nirvana e dell’heavy rock. Un luogo che non cerca volgarità e chiasso ed ammette sensibilità e, soprattutto, buongusto.