Regionali 2020, la Calabria e la disinformazione programmata

Negli ultimi tempi in Calabria alcuni quotidiani on – line sia a livello locale che regionale continuano a sfornare fake news in continuazione con ipotesi politiche fantasiose e prive di alcun fondamento con il solo scopo di intorbidire le acque e contribuire ad un processo di sfaldamento della politica che in Calabria ha raggiunto il suo acume politico in questa torbida sequela di guerre all’interno dei partiti e fra i partiti per la scelta dei candidati a Governatore. In questa direzione vanno alcuni sondaggi pubblicati nelle ultime ore completamente fuori dalla realtà, con percentuali assegnate che superano le più ardite fantasie. Sondaggi che vengono smentiti da chi li avrebbe dovuti realizzare. L’uso strumentale dell’informazione quale braccio armato della lotta politica che di politico non ha nulla trattandosi, in realtà, di guerre fra clan politici pilotate da personaggi consunti che con la guerra personale ai loro concorrenti politici hanno costruito immense fortune economiche e politiche nelle loro lunghe vite di potere, è uno dei tasselli di un certo sistema di potere della Calabria che, in realtà, una vera informazione dovrebbe combattere. Certo un conto è avere una impostazione e un orientamento politico, un conto è diffondere fake news. Il mondo del web dovrebbe essere regolamentato, soprattutto i siti che diffondono notizie dovrebbero rispondere delle fake news pubblicate. Un grande vate dell’informazione, Indro Montanelli, era solito affermare che “il Giornalismo è tale quando assolve il compito di cane da guardia per la democrazia”. Ma tale giornalismo è possibile solo con editori puri che non hanno altri interessi e che non tutelino rapporti politici attraverso il giornalismo per garantire ed essere agevolati in altre attività economiche. E come tutti sanno in Calabria l’editoria pura non è mai esistita. In tale contesto è sempre più difficile riconoscere le fake – news dalla realtà. Un grande dramma per il giornalismo e per l’informazione.

E di ieri la smentita dell’istituto “Tecnè” sul sondaggio delle prossime elezioni regionali in Calabria, attribuito alla stessa società, pubblicato da un network locale. E in molti hanno affidato alle pagine social o attraverso note stampa i loro commenti, soprattutto da parte del centro sinistra.
"È grave che in questo momento politico così delicato ci siano tentativi di inquinamento del dibattito pubblico. Da tempo assistiamo a fake news tendenti ad esaltare alcune candidature ed a deprimerne altre, con l’evidente scopo di sostenere in maniera illecita, ai sensi della normativa che disciplina l’uso e la comunicazione dei sondaggi, candidati graditi alle stesse testate locali, alterando la realtà con un uso spregiudicato della comunicazione. Come coalizione di centrosinistra a sostegno di Oliverio Presidente, ribadiamo l’importanza di discutere dei temi economici, sociali e progettuali che interessano i calabresi e di riportare il dibattito politico su alti livelli di correttezza, lealtà e di merito delle questioni".

Luigi Guglielmelli scrive: "Siamo arrivati ai sondaggi farlocchi e alle smentite degli istituti nazionali di sondaggio. Stiamo davvero raggiungendo vette altissime".