Procura di Vibo Valentia
Rinviato a giudizio l'ex sindaco di Cessaniti

Le false accuse e le accuse contestate

La Procura di Vibo Valentia, sotto la guida del procuratore Camillo Falvo, ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco Mazzeo, ex sindaco di Cessaniti, accusato di essere il presunto autore di una serie di esposti anonimi contenenti false accuse nei confronti di diversi soggetti istituzionali, tra cui sacerdoti della Diocesi di Mileto. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, hanno utilizzato tecniche avanzate di digital forensics per analizzare una vasta quantità di dati archiviati su dispositivi protetti da crittografia. Nonostante i tentativi dell’indagato di cancellare i dati da remoto, gli specialisti sono riusciti a recuperare e conservare i file, scongiurando qualsiasi tentativo di alterazione delle prove.


L'ex sindaco accusato di diffamare funzionari pubblici, polizia e clero

Le indagini hanno rivelato un uso sistematico di identità fittizie per colpire funzionari pubblici e altre figure di rilievo, con numerosi esposti falsi. Mazzeo, in particolare, è accusato di aver inviato esposti anonimi contro il Commissario straordinario di Cessaniti e due segretarie comunali, accusandoli di falsificare documenti. Tra le altre accuse, gli è contestato un esposto anonimo contro alcuni funzionari dell'Asp di Vibo Valentia per presunti favoritismi in un concorso pubblico. Inoltre, Mazzeo avrebbe denunciato falsi legami tra il Commissario prefettizio e la 'ndrangheta. Le sue azioni si sarebbero estese anche al clero e alle forze dell'ordine, con esposti diffamatori contro sacerdoti e agenti dei Carabinieri. Le accuse a suo carico includono calunnia, sostituzione di persona e diffamazione.