Agricoltura biologica in Calabria: crescita, sfide e il pericolo delle frodi
Un prodotto biologico è ottenuto attraverso pratiche agricole che escludono l'uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici e organismi geneticamente modificati (OGM), privilegiando invece processi naturali
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Un prodotto biologico è ottenuto attraverso pratiche agricole che escludono l'uso di pesticidi chimici, fertilizzanti sintetici e organismi geneticamente modificati (OGM), privilegiando invece processi naturali per preservare l'ambiente e la biodiversità. Nell'Unione Europea, per etichettare un prodotto come "biologico", almeno il 95% degli ingredienti di origine agricola deve provenire da agricoltura biologica certificata, e l'intero processo produttivo deve rispettare le normative stabilite dal Regolamento (UE) 2018/848.
Oltre alla composizione, le aziende devono adottare metodi di produzione sostenibili, come la rotazione delle colture e l'uso di concimi organici, evitando OGM e sostanze chimiche di sintesi. Gli animali devono essere allevati in condizioni che rispettino il loro benessere naturale, con accesso all'aperto e alimentazione biologica. La conformità a questi standard è verificata da organismi di controllo autorizzati, che rilasciano la certificazione biologica, permettendo l'uso del logo ufficiale dell'UE sui prodotti.
Negli ultimi anni, i supermercati sono stati invasi da prodotti che riportano la dicitura "bio" o "naturale", ma non sempre si tratta di veri prodotti biologici certificati. Per evitare di acquistare un falso bio, è fondamentale controllare la presenza del logo biologico europeo, una foglia verde formata da stelle bianche, e il codice dell’organismo di controllo, che deve riportare la dicitura "IT-BIO-XXX" per l’Italia. Inoltre, accanto al codice di certificazione deve essere specificato "Agricoltura UE" o "Agricoltura non UE" a seconda della provenienza, mentre l’elenco degli ingredienti non deve contenere additivi o conservanti non ammessi nella certificazione biologica. Alcuni enti certificatori, come ICEA, AIAB o CCPB, rilasciano ulteriori marchi di garanzia per rafforzare l’affidabilità del prodotto.
Nonostante le rigide normative, il settore biologico è talvolta soggetto a frodi. Nel marzo 2023, un'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha svelato una frode milionaria in cui mandorle e conserve di pomodoro venivano falsamente etichettate come biologiche. Sette imprenditori e otto aziende sono stati coinvolti, operando tra Caserta, Catania e Cuneo. I prodotti, in realtà convenzionali e spesso importati, venivano venduti come biologici attraverso una rete di imprese compiacenti. Un altro caso recente riguarda una nota azienda casearia italiana, condannata dalla Corte di Cassazione nel gennaio 2025 per aver commercializzato ricotta etichettata come biologica senza rispettare i requisiti previsti. Questa sentenza ha posto fine a una vicenda di frode ai danni dei consumatori, sempre più attenti alla qualità e all'origine dei prodotti che acquistano. Per contrastare tali irregolarità, è essenziale che le autorità intensifichino i controlli lungo tutta la filiera produttiva e che i consumatori verifichino attentamente le etichette prima dell’acquisto.
La Calabria
In Calabria, l'agricoltura biologica sta registrando una crescita significativa. Numerose aziende stanno investendo in pratiche sostenibili, contribuendo alla valorizzazione del territorio e alla tutela dell'ambiente. La Regione supporta questo sviluppo attraverso misure specifiche, come la Misura 11 del Programma di Sviluppo Rurale (PSR Calabria), che finanzia la conversione e il mantenimento delle pratiche biologiche nelle aziende agricole. Nel 2024, l'Assessorato regionale all'agricoltura ha annunciato la liquidazione di circa 40 milioni di euro a favore delle aziende agricole calabresi, con una parte significativa destinata all'agricoltura biologica. Questi fondi mirano a sostenere gli agricoltori che adottano pratiche rispettose dell'ambiente.
Ruolo delle organizzazioni
Organizzazioni come l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica (AIAB) Calabria sono attivamente impegnate nella promozione della produzione e del consumo di prodotti biologici, offrendo supporto e formazione agli agricoltori interessati alla conversione al biologico. Nonostante le sfide legate alle frodi e alla necessità di una maggiore sensibilizzazione dei consumatori, l'agricoltura biologica in Calabria rappresenta una realtà in espansione, sostenuta da iniziative regionali e dall'impegno di numerosi operatori del settore.