Legge di Bilancio: Bonus nascita, congedo di paternità 10 giorni e asilo nido gratuito

Il Ministro della Famiglia e per le Pari opportunità Elena Bonetti, intervenendo a Terrasini alla seconda giornata di #Futura, la scuola di formazione per giovani organizzata da Davide Faraone (Italia Viva), ha anticipato le misure che intende presentare. Tra quelle a cui sta lavorando vi è anche quella di un assegno unico familiare“ come contributo economico per ciascun figlio dalla nascita all’età adulta”, di cui tanto si è parlato in questi giorni. A questo impegno, come spiegato a Terrasini, se ne aggiungono comunque tanti altri, come: “ridurre o rendere gratuita la retta per gli asili nido”, garantire “sostegno ai territori per aumentare gli asili”, soprattutto nelle regioni dove vi è una copertura inferiore all’8% e infine, insieme all’introduzione di un “bonus nascita”, anche l’aumento del congedo di paternità, “portandolo ad almeno 10 giorni”, come ha spiegato lei.
Come scritto dalla ministra Bonetti su Facebook, uno degli obiettivi del governo è quello di concentrarsi sul Family Act:

In sintesi, quindi, le misure a favore della famiglia dovrebbero riguardare:
- Bonus nascita “un assegno unico come contributo economico alle famiglie per ciascun figlio dalla nascita all’età adulta“
- Aumento del congedo di paternità da 5 a 10 giorni
- Ridurre o rendere gratuita la retta per la frequenza dell’asilo nido “in alcune regioni sono al di sotto dell’8% di copertura“
«Bisogna rinnovare il congedo di paternità obbligatorio - ha detto Bonetti - ci auguriamo che entri in misura di bilancio. Ci auguriamo che si possa arrivare a una decina di giorni. Peraltro è una richiesta che arriva anche dalla commissione europea. E il mio auspicio è che si possano calibrare le cose». Infatti, il Parlamento Europeo ha recentemente approvato la direttiva 2019/1158 che prevede dieci giorni lavorativi di congedo di paternità retribuito alla nascita (attualmente in Italia i giorni sono cinque, legge n. 145 del 30/12/18), più il diritto individuale a due mesi di congedo parentale non trasferibile e retribuito nei primi anni di vita del figlio. L’Italia, come gli altri Stati membri, dovrà adeguarsi.
Bisogna ripensare – afferma l’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna – la “bi-genitorialità”. Concetto da interpretarsi come processo dinamico interattivo che inizia nel momento in cui una coppia pensa di avere un figlio e si realizza con la sua nascita, permettendo alla coppia di diventare genitori. Persone capaci di prendersi cura e di rispondere in modo sufficientemente adeguato ai bisogni fisici e affettivo-psicologici dei bambini, condividendo responsabilità, soddisfazioni e piaceri.