Calabria: ultima seduta del Consiglio regionale di questa legislatura
Due interventi conclusivi
hanno caratterizzato l'ultima seduta del Consiglio regionale
della X Legislatura. Completato l'ordine dei lavori, e approvati
alcuni provvedimenti inseriti in corso d'opera, ha preso la
parola il Presidente della Giunta regionale.
Oliverio ha fatto una breve rassegna dei risultati raggiunti,
toccando vari argomenti e settori di competenza regionale.
"Questo Consiglio - ha detto - ha prodotto strumenti importanti,
sia legislativi che di programmazione. Ha prodotto un salto di
qualità dal punto di vista della programmazione legislativa. È
un fatto importante che va a merito di tutto il Consiglio. Guai
a non avere la bussola dell'attività e dell'orgoglio
dell'attività della rappresentanza. Andare, altrimenti, a
briglia sciolta significa la Vandea. Camminare nella nebbia non
va bene, se non c'è un orizzonte, una bussola. E le istituzioni
- ha detto - sono lo strumento di questa bussola. È necessario
discernere. Non si possono annacquare le responsabilità, che
sono nelle funzioni di chi governa, e nelle funzioni di chi
esercita il ruolo di opposizione. La legislatura si chiude in
maniera ordinata anche dal punto di vista amministrativo. Si
sarebbe fatto a male ad approvare il bilancio di previsione che
spetterebbe di diritto al prossimo Consiglio, coerente con il
programma di chi andrà a governare la Regione. Il Consiglio ha
il merito di dotare la Regione di strumenti fondamentali
relativamente al sistema trasporti, alle infrastrutture viarie,
alla portualità (fatto significativo e che andrebbe affrontato
riguarda i ritardi registrati per mere formalità), al sistema
aeroportuale (tutti e tre gli scali aeroportuali sono in
crescita). Attenzione al piano regionale dei rifiuti (la
raccolta differenziata continua a crescere), alla progettazione
degli impianti di smaltimento dei rifiuti. Il governo del
territorio, la legge urbanistica che ha previsto il consumo di
suolo zero".
Oliverio ha anche ricordato le battaglie condotte contro i
vari governi per contrastare i commissariamenti. "Siamo stati
privati di funzioni importanti - ha sostenuto - in settori
decisivi della vita pubblica della Regione, come la sanità.
Privati dei poteri che anche la Costituzione assegna alla
Regione. Mi sono battuto contro tutti, e dovremo continuare a
batterci perché la Regione si riappropri delle proprie funzioni
di Governo. I diritti, a partire dal diritto alla salute non
possono essere diversificati tra le varie zone del Paese".
Quindi ha sottolineato l'attenzione della legislatura per la
valorizzazione delle Autonomie locali, e sul lavoro ha affermato
che senza una radicale modifica delle politiche nazionali, "ed
anche europee", non potranno esistere mai condizioni favorevoli
per investire al Sud.
Parte del suo intervento Oliverio l'ha dedicata alla
programmazione europea. "La Calabria - ha detto - ha raggiunto
gli obiettivi del target fissati al 31 dicembre di quest'anno,
ottenendo 143 mln di euro di premialità, di cui oggi abbiamo
deciso le destinazioni. Siamo stati la prima Regione del Sud per
obiettivi raggiunti". Poi gli aspetti politici. Oliverio ha
ringraziato l'opposizione per aver saputo svolgere il suo ruolo.
"Spesso - ha detto - la più grande opposizione è venuta dalla
mia maggioranza. Ma una Regione non può essere governata con una
visione corta, che non solo i problemi li lascia, ma li fa
aggravare. Quando si amministra bisogna farlo pensando al bene
comune anche quando non si pensa al contingente, ma ad uno
sviluppo futuro sostanziale e di lungo respiro. Umilmente si è
cercato di servire la comunità da cui si è avuto il consenso,
con obiettività, senza la ricerca del consenso. Per i precari
che provengono dalla mobilità in deroga si è tentato di dare
garanzie economiche a diversi livelli ed in diversi settori,
anche spingendo oltre quanto previsto dai vari ministeri
interessati. Una serie di richieste sono state avanzate al
Governo per il finanziamento dei forestali, delle ZES, degli
Lpu-Lsu. Credo - ha concluso - che abbiamo fatto il nostro
dovere. Certo, la bacchetta magica non ce l'ha nessuno, e
nessuno è Re Mida in questa terra. Questa legislatura, sul piano
dei risultati, ha prodotto molto. Ci sono anche limiti ed
insufficienze, ma queste non possono far dimenticare la sostanza
di quanto si è riusciti a fare".
Prima di togliere la seduta, anche il Presidente del
Consiglio regionale Nicola Irto ha rivolto un breve messaggio
all'Aula. Irto ha ringraziato i consiglieri per l'apporto dato
al buon andamento dei lavori del Consiglio e per aver consentito
l'agibilità democratica dell'Assemblea. Parole di apprezzamento
anche verso il personale del Consiglio "per il supporto
finalizzato all'espletamento delle funzioni dello stesso e per
aver consentito alla presidenza di svolgere ed interpretare con
orgoglio il ruolo che le è stato conferito".