Anche l’Università della Calabria si dota della figura del mobility manager, ovvero il responsabile della mobilità aziendale. L’incarico è stato assegnato dal rettore Nicola Leone al professor Giuseppe Guido, associato di Trasporti presso il Dipartimento di Ingegneria Civile.


La figura del mobility manager è stata introdotta in Italia nel ’98, insieme all’obbligo per aziende ed enti – con sede in aree a rischio inquinamento e sulla base del numero di dipendenti – di dotarsi di un piano degli spostamenti casa-lavoro. La norma arrivava dopo la firma del protocollo di Kyoto: l’obiettivo era quello di ridurre il traffico e, quindi, le emissioni. È stato però il Decreto Rilancio, lo scorso anno, a rafforzare ed estendere il ruolo del mobility manager, ampliando la platea di soggetti chiamati a intervenire, per ridurre l’uso del mezzo privato a favore di soluzioni più sostenibili.


La scelta dell’Unical, però, non risponde a una prescrizione normativa ma a una precisa volontà della Governance. Il Decreto Rilancio prevede infatti l’obbligo di predisporre il piano spostamenti casa-lavoro e di individuare un mobility manager per imprese e pubbliche amministrazioni che hanno sede in capoluoghi, città metropolitane o in comuni con popolazione superiore a 50mila abitanti. L’Università della Calabria ricade nel territorio di un comune con un numero di residenti inferiore, tuttavia conta una popolazione studentesca di circa 25mila iscritti e un numero di dipendenti di circa 1.500 unità.


L’area è inoltre attenzionata dal piano regionale per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria, proprio per il forte traffico veicolare che si registra nel territorio di Rende e che in parte è diretto proprio verso il campus.


Il mobility manager, oltre a curare la redazione del piano spostamenti casa-lavoro, ha tra le sue funzioni quella di promuovere azioni di sensibilizzazione e formazione sul tema della mobilità sostenibile, di implementare nuove soluzioni, di coordinare le azioni in sintonia con le altre istituzioni. Nel caso dell’Unical, l’auspicio della Governance è quello di favorire l’utilizzo delle biciclette e il ricorso alla sharing mobility.



La nomina di questa nuova figura è del resto coerente con l’attenzione che l’ateneo vuole riservare ai temi della sostenibilità. L’Unical aderisce alla Rete delle Università per lo sviluppo Sostenibile (RUS), promossa dalla CRUI, ed è presente nei gruppi di lavoro sulla “mobilità” che si occupano di “interventi di mobility management e rapporto con le istituzioni” e “innovazione e tecnologie”.