"Un sistema ospedalocentrico non ha favorito la presenza sul territorio e quindi l'individuazione dei casi. Nella fase 2 e progressivamente a mio avviso saranno i medici di base, e spero che questo venga preso in considerazione ancor di più, ad avere la possibilità di fare i tamponi. È necessario che il territorio risponda vigilando in maniera adeguata, ma vanno dati gli strumenti per farlo". Così a Sky TG24 il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. Quella dei tamponi - ha proseguito Sileri - "è stata una carenza relativa, non assoluta, legata al fatto che il numero di casi esploso in Lombardia è stato uno tsunami. Il fabbisogno di tamponi è stato eccezionale rispetto ad altre ragioni, tuttavia sono mancati anche in forma assoluta".