Una tecnica usata spesso e volentieri, quella della “esterovestizione” delle targhe per evitare la tassazione sui veicoli in Italia: dal bollo auto all’aumento delle assicurazioni, questa scappatoia permetteva a chi possedeva un’auto immatricolata all’estero, di astenersi persino dal pagamento delle multe.

Dal 1° febbraio, dopo lunghe discussioni in merito a una presa di posizione su questo fenomeno, scatta la stretta per tutte le automobili non immatricolate entro i tre mesi in cui il cittadino, italiano o straniero, ha registrato la residenza in Italia. La legge è stata approvata dalla Camera in maniera definitiva il 21 dicembre 2021, formulando un nuovo articolo del Codice della Strada, il 93-bis.

La modifica non si riferisce esclusivamente agli autoveicoli, ma è stata estesa a motoveicoli e rimorchi.

Previste dure sanzioni: dai 711 euro fino a a 3.558 euro per i trasgressori. Inoltre, nel caso in cui a condurre il veicolo non ne è il proprietario, il conducente del veicolo con immatricolazione estera dovrà esibire una documentazione giustificante il motivo per cui il mezzo è nella disponibilità di soggetto diverso dal proprietario. La sanzione amministrativa sarà accompagnata dalla confisca del veicolo.