Occupazione illecita del demanio, rimossi natanti a Praia a Mare
Operazione dopo scadenza avviso dell'Ufficio marittimo
Questa mattina, alcuni natanti lasciati sulla spiaggia di Praia a Mare, sulla costa tirrenica della provincia di Cosenza, sono stati rimossi con forza dal personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea, con la collaborazione dei carabinieri forestali e del personale dell'ufficio tecnico comunale.
L'intervento
L'intervento è stato avviato al termine del termine stabilito in un avviso inviato circa un mese fa dall'Ufficio Circondariale ai proprietari delle imbarcazioni, chiedendo loro di rimuovere le barche per occupazione illecita di demanio marittimo. Circa una decina di natanti, su un totale di 40 imbarcazioni individuate dalla Guardia Costiera durante specifici controlli, sono stati rimossi con l'ausilio di mezzi meccanici.
L'azione di rimozione è stata condotta dall'Ufficio Circondariale Marittimo di Maratea, un ente preposto alla gestione e sorveglianza delle aree marine, in particolare per quanto riguarda la protezione del demanio marittimo. A supporto dell'intervento, sono stati coinvolti anche i carabinieri forestali e il personale dell'ufficio tecnico comunale. Questa collaborazione tra più enti suggerisce la complessità dell'operazione, che richiedeva il coinvolgimento di diversi corpi e amministrazioni per garantire la legalità dell'azione e il corretto svolgimento dei procedimenti.
Le imbarcazioni
Le imbarcazioni, per lo più piccoli gozzi privi di identificativo, saranno custodite dall'ente marittimo e potranno essere restituite ai legittimi proprietari previa richiesta, a condizione che venga pagata una sanzione amministrativa.
Le imbarcazioni lasciate sulla spiaggia occupavano abusivamente il demanio marittimo. Questo tipo di occupazione non autorizzata rappresenta una violazione delle normative relative alla gestione delle aree demaniali e alla protezione dell'ambiente marino. L'intervento si è reso necessario dopo che era stato dato ai proprietari delle imbarcazioni un termine di rimozione, fissato tramite un avviso ufficiale inviato dall'Ufficio Circondariale circa un mese prima dell'operazione. Ciò suggerisce che, prima di arrivare alla rimozione forzata, c'era stato un tentativo di risoluzione della situazione attraverso la comunicazione preventiva, un aspetto che sottolinea l'intenzione di evitare l'uso della forza e favorire la collaborazione dei proprietari.
L'intervento delle forze di polizia e delle autorità locali è volto a fermare le occupazioni abusive e a sanzionare i comportamenti illegali. La collaborazione tra enti e l'adozione di misure correttive, come la custodia delle imbarcazioni e la sanzione amministrativa, segnala una strategia di enforcement multilivello, con l'intento di promuovere la legalità e la responsabilità nei confronti dell'ambiente.