Disposto sgombero di 110 case popolari ad Arghillà
Secondo l’ultima relazione dell’Aterp la situazione appare particolarmente grave e allarmante

Le abitazioni popolari del comparto 6 di Arghillà, uno dei quartieri più popolosi di Reggio Calabria, continuano a destare forte preoccupazione per le loro condizioni strutturali e igienico-sanitarie. Secondo l’ultima relazione dell’Aterp, redatta a seguito di un sopralluogo effettuato il 29 gennaio scorso, la situazione appare particolarmente grave e allarmante.
Problemi strutturali e mancanza di servizi
Il documento sottolinea un evidente peggioramento delle già precarie condizioni degli edifici. Oltre ai problemi formali, emergono soprattutto criticità legate alla sicurezza, alla salubrità e alla vivibilità degli alloggi. La relazione evidenzia come, ad oggi, non vi sia alcun collegamento alle reti idriche, fognarie ed elettriche. Inoltre, mancano del tutto i servizi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con tutte le conseguenze igienico-sanitarie che ne derivano.
Un contesto sociale difficile
La mancanza di servizi essenziali e la condizione degli edifici rendono l'area simile a una favela, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita dei residenti. Il quartiere di Arghillà, già segnato da problematiche sociali e di sicurezza, si trova ora a dover affrontare un ulteriore peggioramento della situazione abitativa. Le istituzioni locali e regionali sono chiamate a intervenire con urgenza per ripristinare condizioni abitative dignitose, garantendo l’accesso ai servizi essenziali e mettendo in sicurezza gli alloggi. La comunità di Arghillà attende risposte concrete per superare una situazione ormai insostenibile. Le problematiche evidenziate nella relazione non lasciano spazio a interpretazioni: è necessario un piano di intervento strutturale per risanare il comparto 6 e garantire ai cittadini condizioni di vita decorose.