Giovedì 12 dicembre si è tenuto

un incontro tra il vicepresidente e assessore alla

Programmazione nazionale e comunitaria della Regione, l'Autorità

di Gestione e i responsabili del monitoraggio del POR Calabria

2014-2020, finalizzato a verificare lo stato di attuazione del

programma sotto il profilo dell'avanzamento della spesa in

relazione al raggiungimento del target "n+3" al 31 dicembre

2019.

  "In apertura dei lavori - è scritto in una nota dell'ufficio

stampa della Giunta regionale - è stata svolta un'analisi

comparativa sullo stato di attuazione dei Programmi Operativi

delle Regioni meno sviluppate: Calabria, Campania, Puglia e

Sicilia. Dall'analisi effettuata, che non ha tenuto conto della

Regione Basilicata, le cui performance di spesa sono influenzate

da una riduzione di quasi il 50% della quota nazionale della

dotazione del programma, è emerso come la Calabria sia la

Regione che, dopo la Puglia, registra la spesa più alta nel

panorama del Mezzogiorno. Tale circostanza si evince dai dati

riferiti al 31 agosto 2019 e scaricabili dal sito del MEF. Sul

fronte dei pagamenti la Calabria, con il 20,5% di spesa, si

colloca dopo la Puglia, che registra il 22,3%, e davanti a

Campania e Sicilia, che registrano rispettivamente valori pari

al 19,1% e al 17,8%. Questi dati sono stati presentati durante

la Riunione Annuale di Riesame svoltasi a Trieste nelle giornate

del 7 e 8 novembre, nel corso della quale la Commissione europea

ha incontrato le Amministrazioni italiane interessate

dall'attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali

e di investimento europei, comprese le Autorità di Gestione dei

programmi regionali. Sono stati quindi richiamati, i dati dei

programmi FESR e Plurifondo presentati dall'Agenzia per la

Coesione Territoriale nell'incontro del 17 Ottobre sui Tavoli

Nazionali di Partenariato per il Sud. Tali dati calcolano in

misura percentuale la distanza da colmare ai fini del

conseguimento del target di spesa fissato al 31.12.2019".

  "La Calabria, in base ai dati dell'Agenzia - conclude la nota

- registra una distanza da colmare inferiore rispetto a quella

delle restanti Regioni del Mezzogiorno, sempre ad esclusione

della Basilicata per i citati motivi, con una distanza che, a

settembre 2019, era pari al 20,5% del valore complessivo del

target di spesa, a fronte del 28,6% della Puglia, 35,1% della

Campania, e del 48,5% della Sicilia".