Crotone: dopo il maltempo, a rischio Hera Lacinia, il simbolo di Capocolonna
L'alluvione del 21 novembre scorso nel crotonese ha evidenziato anche la fragilità di uno dei più importanti siti archeologici italiani: il promontorio Lacinio sul quale si trova il parco archeologico di Capocolonna con la colonna superstite del tempio di Hera Lacinia. Proprio il simbolo della Magna Grecia è a rischio.
A renderlo noto è il bisettimanale "Il Crotonese" riportando le dichiarazioni del dirigente dell'ufficio tecnico del Comune di Crotone Elisabetta Dominjianni che sta partecipando alle riunioni con Mibact e Protezione civile per verificare le condizioni del promontorio dopo una serie di eventi franosi che hanno interessato il sito.
L'analisi della situazione
"La Protezione civile - ha detto - ha fornito i primi dati in conseguenza dell'evento alluvionale che ha provocato lo smottamento del terreno e, a quanto accertato, anche un ulteriore spostamento della colonna. La situazione è critica".
I dati sono stati forniti nel corso di un incontro alla presenza anche del sottosegretario del Mibact Laura Orrico, svolto il 10 dicembre durante il quale è emerso anche "un ulteriore abbassamento della subsidenza in determinate aree" che "fa rilevare un'accelerazione di tutti gli eventi in atto da anni".
Qualche giorno prima c'era stato anche un sopralluogo della responsabile alla Direzione per la sicurezza del patrimonio culturale del Mibact Marica Mercalli, insieme con l'assessore comunale all'urbanistica Ilario Sorgiovanni e Elisabetta Dominijanni.
Il promontorio è tenuto sotto controllo in questi giorni attraverso droni e rilevamenti satellitari e - scrive il giornale - la Soprintendenza ai Beni Culturali ha inviato una nota al Comune per sollecitare la protezione civile e i vigili del fuoco a mantenere alta l'attenzione e continuare il monitoraggio dell'intera zona. In pericolo c'è anche la chiesetta del santuario mariano di Capocolonna che sorge sul limite del promontorio.
"Nella zona sotto la chiesa - ha detto Sorgiovanni - si sono palesati segnali di gran dissesto del terreno. Vi sono cose da fare subito! Ampliare e rinforzare la base di sostegno della chiesa ma estendere tutti gli interventi all'intero promontorio, soprattutto la parte che volge a Crotone. Bisogna intervenire tempestivamente".