Riceviamo e pubblichiamo:

 

La Calabria andrà alle urne il prossimo 26 gennaio senza la doppia preferenza. Nonostante la legge n. 20 del 2016 obblighi le regioni a garantire l’equilibrio di genere, per l’ennesima volta la proposta di una nuova legge elettorale che lo scorso governo regionale aveva avanzato è tornata indietro senza successo. Tutto ciò da donna mi indigna molto e ribadisco come sia necessario avere più donne in politica, garantire politiche più attente all’interesse di tutto e di tutti, avviare nella società mutamenti che fanno bene anche agli uomini, introdurre maggiore determinazione e convinzione perché quando le donne decidono, vanno fino in fondo. Ed è per questo che una volta entrata in Consiglio regionale introdurre il voto di genere sarà una tra le mie principali battaglie. L’obiettivo del mio disegno di legge che porterò all’attenzione del futuro governatore della Calabria, Jole Santelli, da sempre vicina a tutte le tematiche legate alle pari opportunità, non sono semplicemente le quote rosa ma una vera e propria parità di accesso nella politica e nelle istituzioni. Troppe poche donne siedono ancora nel Consiglio regionale calabrese e l’introduzione del voto di preferenza ad una donna altro non è che il riconoscimento della dualità del genere umano. Da donna, da candidata capolista per la Lega Salvini Calabria, circoscrizione Nord alla preferenza unica non ci sto. L’istanza di cui mi farò promotrice ha una precisa posta in gioco che è la condizione di un possibile accesso alle cariche direttive delle donne, un’azione positiva, un correttivo paritario che permette la piena applicazione della Costituzione. La Calabria merita competenza, autorevolezza, capacità delle donne, merita di essere propulsore di cambiamento, merita una democrazia compiuta che chiuda il capitolo dello spreco delle risorse femminili.

                                                                                       Ida Bozzo