Auto Polizia
Auto della polizia

Un episodio di violenza domestica a Reggio Calabria ha condotto all’arresto in flagranza di un uomo di 48 anni, accusato di aver aggredito e minacciato di morte l’ex compagna davanti ai figli piccoli, di soli 7 e 8 anni. La donna, terrorizzata, ha immediatamente chiamato la polizia, che ha inviato sul posto una pattuglia delle Volanti.

Arresto in Flagranza per Atti Persecutori e Lesioni Personali

L'arresto è scattato poco dopo l’intervento della polizia, che ha fermato l’uomo con accuse di atti persecutori e lesioni personali. Gli agenti riferiscono che l’aggressore ha inseguito la donna lungo le scale di casa, afferrandola violentemente per il collo, senza fermarsi neppure di fronte alle implorazioni dei figli che assistevano alla scena.

La donna ha raccontato agli agenti di essere stata vittima di maltrattamenti e minacce per oltre cinque anni, un periodo segnato da continue preoccupazioni per la propria sicurezza. Questa situazione di violenza e intimidazione aveva infatti generato in lei un forte timore per la propria incolumità e per quella dei figli.

Il maltrattamento si riferisce a qualsiasi comportamento violento o abusivo volto a danneggiare fisicamente o psicologicamente una persona. Può includere:

  1. Maltrattamento fisico: aggressioni, percosse, schiaffi, o qualsiasi atto che causi danni fisici.
  2. Maltrattamento psicologico: insulti, umiliazioni, isolamento, minacce e coercizioni che influiscono sulla salute mentale della vittima.
  3. Maltrattamento economico: privare una persona della propria autonomia finanziaria, controllando o limitando l’accesso a risorse economiche.

Le minacce, d’altra parte, possono manifestarsi in vari modi, dalla semplice intimidazione verbale a comportamenti più gravi, come il ricorso a armi o l’uso di violenza. Esse mirano a instillare paura e sottomissione nella vittima, creando una dinamica di controllo.

Custodia Cautelare in Carcere per il Quarantottenne

Dopo il fermo, la Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’uomo, che dovrà ora rispondere delle gravi accuse in tribunale.